lunedì 18 agosto 2014

05/05/14 - «Che spettacolo!»

 
Ferrante e la fantastica giornata al Filadelfia con 10 mila tifosi
 
Nicola Balice
TORINO. Finalmente tutti insieme. Grandi e bambini, tifosi e società. Erano anni che un 4 maggio così non si riusciva a vivere, con la bellezza e la gioia di una giornata di sole da godere tutti insieme. Il Filadelfia di oggi nel ricordo di com’era, in attesa di vedere come sarà. Un mare granata ha portato ieri oltre diecimila tifosi a respirare l’aria del Fila nel corso di tutta una giornata trascorsa all’insegna del Toro e niente più, inteso non solo sotto l’aspetto del calcio con tutta quella sana curiosità che ha avvicinato tifosi di ogni età alla scoperta del Fila che verrà.
TUTTI INSIEME «Che spettacolo, c’è un mare di gente. Come si fa a non provare un’emozione fantastica?», racconta Marco Ferrante prima di scendere in campo nella sfida tra Vecchie Glorie e Tifosi. Ex giocatori e tifosi in campo contemporaneamente, su un terreno che fa sognare e che viene delimitato come da tradizione da un bordo campo fatto di tifosi. Tutti insieme, il modo migliore per trascorrere questa giornata come sottolineato anche da don Aldo Rabino: «Questo deve essere un bel nuovo punto d’inizio per tutti noi, adesso che sembriamo di nuovo tutti uniti dobbiamo fare in modo di restare sempre così». Sulla stessa lunghezza d’onda anche un altro granata doc come Oskar degli Statuto: «Una bella giornata, c’è di nuovo tanto entusiasmo e si vede. Ma il 4 maggio è un po’ come il nostro Natale, dovrebbe essere sempre così, dovremmo essere tutti insieme in questa giornata. I risultati o la gestione societaria dovrebbe influire tutti gli altri giorni, ma non su questo. Poi suonare qui al Fila davanti alla nostra gente è sempre un’emozione particolare».
300 SORRISI Il modo di iniziare la giornata è stato poi il migliore di tutti. Oltre trecento bambini hanno infatti ridato vita al terreno di gioco del Fila giocando senza sosta e senza altro scopo se non quello di divertirsi inseguendo un pallone. Un’autentica festa, come sottolineato da Davide Cravero, responsabile dei Piccoli Amici del Toro: «Abbiamo appena concluso un percorso che ci ha visto raccontare la storia granata a tutti i nostri bambini, un cammino che non poteva che concludersi in questa maniera. Vedere il Fila così pieno e vivo è una grande emozione, oltre trecento bambini che giocano a pallone senza pensare ad altro su questo campo è il modo migliore per ricordare il Grande Torino». Tra centinaia di torelli anche venti bimbi con la maglia del Varese di Marco Caccianiga: «Per noi è un onore e una gioia essere qui, il nostro stadio è dedicato a Franco Ossola e più in generale la nostra Scuola Calcio ha imparato tutto dal metodo di quella del Toro e possiamo definirci con gioia dei loro figliocci. E i nostri bambini hanno capito con grande entusiasmo l’importanza del giocare al Filadelfia il 4 maggio». Emozionato anche Silvano Benedetti, responsabile della Scuola Calcio granata ed ex ragazzo del Fila: «Ho vissuto il Filadelfia da giocatore per quasi dieci anni, basta chiudere un attimo gli occhi per rivivere ricordi e provare emozioni fortissime. Vedere i nostri bambini giocare e divertirsi qui poi non può che rappresentare una gioia immensa». A far da cornice a centinaia di bambini in divisa c’è poi stato un autentico mare granata composto da migliaia di gocce tutte uguali e diverse: anziani che sognano e raccontano il Fila di una volta, nuove famiglie e giovanissimi tifosi granata che sognano il Fila che verrà. Sapendo di poter dire che anche questo 4 maggio è stato un giorno da raccontare.
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05/05/14 - Ma quanti insulti col sindaco

TORINO. (n.bal.) Però, c’è un però. Per la precisione, quando è arrivato il turno di Piero Fassino. Ospite non troppo gradito da una fetta della tifoseria presente, Fassino è stato interrotto a più riprese al grido di “Gobbo di m...”, riuscendo a concludere poco più che una frase: «51 anni fa si è disputata l’ultima partita, l’importante è sapere che si tornerà a giocare qui. Il sindaco sarà anche come dite voi qua davanti un gobbo di merda ma è quello che ricostruisce il Filadelfia». Nel frattempo un tifoso “esuberante” era riuscito a salire sul palco mettendo fine all’intervento del sindaco, costretto così a prendere la via d’uscita tra gli insulti. Diffuso in serata un comunicato da parte della Fondazione Stadio Filadelfia che «ringrazia Fassino». Ma è giallo su una notizia apparsa in rete, secondo la quale il sindaco avrebbe rivolto un brutto gesto ai tifosi: notizia smentita dal sindaco stesso.
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La Stampa
Al Filadelfia Fassino cacciato dal palco
I tifosi non lasciano parlare il sindaco. Una macchia per la festa del popolo granata chiusa in serata a Superga
 
ivana crocifissso
torino
La giornata della Memoria ha rischiato di essere sporcata in maniera indelebile dalla contestazione, al Filadelfia, del sindaco di Torino, Piero Fassino. Salito sul palco, invitato dal presentatore Marco Berry (noto tifoso granata), un coro forte e greve nei contenuti si era levato all’indirizzo del primo cittadino. La colpa del sindaco, l’ essere di fede calcistica juventina. «Da 51 anni non si gioca una partita qui. La cosa positiva è che si tornerà a farlo a breve», ha esordito Fassino prima che un tifoso dal tasso alcolico molto elevato salisse sul palco e a torso nudo ripetessi insulti e improperi. Fischi, ululati,e tanti “gobbo”, hanno indotto il sindaco a rispondere a tono: «Il sindaco sarà anche gobbo, come dite voi qui davanti, ma vi ricostruisce il Filadelfia».  
Il gestaccio smentito  
C’è anche chi racconta che Fassino stressato dagli insulti abbia rivolto un gestaccio ai contestatori, ma il sindaco stesso smentisce l’episodio. Il clima di crescente incandescenza ha poi consigliato i cordoni di sicurezza a fare scudo attorno al sindaco e accompagnarlo verso l’uscita insieme all’assessore allo Sport, Stefano Gallo, presente al campo per spiegare ai tifosi il progetto di ricostruzione dell’impianto. Spiegazione che è rimasta inevasa. 
 Serpentone umano  
Clima completamente differente a Superga. Una folla immensa e festante ha atteso nel piazzale della Basilica il Toro al rientro da Verona. C’è chi ha atteso per ore i granata, come Giulia, arrivata con marito e figli da Genova e salita direttamente al Colle, all’ora di pranzo. «Da vent’anni non ho mai perso una funzione. Abbiamo deciso di rinunciare alla partita e di commemorare gli Invincibili qui, oggi, come sempre». 
C’è chi, complice la chiusura della strada per Superga ha deciso di abbandonare l’auto e affrontare il percorso a piedi. Terminati i biglietti della Dentera (aperta eccezionalmente fino alle 22.30), molti non si sono arresi e hanno camminato per una mezz’oretta buona.. Come un gruppo di ragazzi e ragazze, giunti in cima giusto in tempo per salutare il pullman del Toro: «Non pensavo che sarei riuscita ad arrivare in cima ancora in forze – commenta Chiara, 23 anni – ma ne è valsa veramente la pena. Quell’applauso, il coro su Amsterdam, tutte emozioni nuove dopo anni di sfortuna. Quello che i miei genitori mi hanno sempre raccontato ora lo sto vivendo». Superga e non Verona, come mai? «Perché quello che ti dà questo momento non è paragonabile», continua Andrea. Per la prima volta un capitano straniero ha letto i nomi dei 31 caduti. «Mi ha stupito- ha commentato Cesare, 48 anni- si vede che si è preparato, aveva ragione a dirlo Don Aldo».  
 
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Fassino alza il dito medio al Filadelfia
Video smentisce la difesa del sindaco “Mi hanno accolto tirandomi pietre”
 
Il primo cittadino ieri aveva dichiarato di non aver fatto alcun gesto: “Ma figuriamoci”. Oggi su You Tube sono comparse le immagini esaurienti.
 
 
Il sindaco Piero Fassino alza il dito medio ai tifosi granata al Filadelfia (il video è stato postato su You Tube da Vittorio Bertola, del Movimento 5 Stelle
 
marco accossato
torino
Il sindaco Piero Fassino ha alzato il dito medio ai tifosi che ieri lo hanno contestato al Filadelfia durante la giornata di festa in memoria del Grande Torino («Gobbo di m...»). Quando in serata la notizia del gesto aveva iniziato a circolare, Fassino e il suo staff avevano categoricamente smentito di aver fatto una cosa simile. Anche in un’intervista a La Stampa, il primo cittadino ha sostenuto: «Ma figuriamoci. Ho fatto una battuta rivolto a chi urlava dicendomi gobbo di m.... Ho detto: “Sarò anche gobbo, ma il gobbo è quel sindaco che ricostruisce lo stadio Filadelfia”».  
 
Invece, oggi, un video diffuso su You Tube dal consigliere del Movimento 5 Stelle Vittorio Bertola dimostra la smentita alla smentita. Fassino - sotto il palco, bersaglio di cori - ha alzato due volte il dito medio ai granata. A questo punto la tensione e i cori contro il sindaco sino cresciuti. Nel video - che riproduce anche al rallentatore il gesto - si sente poi una donna, tifosa granata, dire: “Non sono arrivata alla mia età per farmi fare il dito medio dal sindaco”. Altre grida arrivano dallo stadio: “Vergognatevi”, e poi: “Ci sono i bambini....”. A questo punto il sindaco è stato costretto a lasciare lo stadio. E ai cori diventati ancora più duri contro il sindaco, Fassino risponde salutando con una mano. Le immagini riprendono infine la Delta scura che si allontana rapidamente. 
 
Oggi, attraverso un comunicato, il sindaco spiega: «Un ristretto gruppo di ultras ha ritenuto di aggredirmi e insultare me e la mia famiglia preventivamente, persino con lancio di pietre, cosa che ha provocato una mia istintiva e umana reazione, di cui naturalmente mi rammarico». Secondo Fassino, «comportamenti intimidatori non sono tollerabili. E comunque la mia reazione non era certo rivolta ai veri tifosi». Aggiunge: «Ho voluto essere presente al Filadelfia su esplicito invito del presidente della Fondazione Filadelfia e l’ho fatto ben volentieri perché consapevole di quanto il Torino sia parte integrante della storia della Città. Un gesto peraltro apprezzato da molti presenti, tra cui storici cuori granata come Giampaolo Ormezzano e Gian Carlo Bonetto». Il sindaco , nella nota diffusa, non spiega perché domenica ha negato categoricamente di aver alzato il dito medio, ma conclude: «Questi episodi non devono farci dimenticare che la giornata di ieri era dedicata alla commemorazione del Grande Torino e all’avvio finalmente della ricostruzione del Filadelfia, di cui questa Amministrazione e il Torino FC, dopo tanti anni, sono primi protagonisti. Sono questi i valori che contano mentre - ribadisce - non sono in alcun modo tollerabili comportamenti intimidatori e aggressivi, terreni di coltura di violenze che, come si è visto a Roma, portano a tragedie». 
 
 
Vittorio Vb Bertola
5 maggio alle ore 7.47
 
Fassino ha pure smentito a mezzo stampa di aver mai fatto il dito medio ai tifosi del Fila. Per fortuna ero lì a riprendere... 
 

 
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05 maggio 2014
Filadelfia, il luogo sacro granata
 
di MAURIZIO CROSETTI
TORINO - Il luogo in cui il sindaco Piero Fassino si è reso protagonista di una prodezza degna di un ultrà, lui e il suo dito medio alzato, è una specie di luogo sacro e non solo per il tifo granata. Anzi, ormai è un "non luogo": raso quasi totalmente al suolo, in attesa di una ricostruzione che non arriva mai, teatro di gesti antichi, memorie, parecchia rabbia e rimpianti. Su quel prato si allenava, giocava e vinceva il Grande Torino: nei momenti topici delle partite, un tizio con la tromba (passò infatti alla storia come "il trombettiere del Filadelfia") suonava la carica, Valentino Mazzola si rimboccava le maniche e il risultato diventava una formalità.
Il Filadelfia si trova in una parte di Torino quasi periferica, forse oggi non più, ma sessant'anni fa sì. Non lontano dalla Fiat Mirafiori e dallo stadio Comunale, circondato da case rosse, là dove Torino sembra Liverpool, il "Fila"  -  come lo chiamano da sempre, con affetto, i tifosi granata  -  non solo vide le imprese dei caduti di Superga. Lì si sono allenate generazioni intere di calciatori, a strettissimo contatto con la prima squadra: i giovani condividevano i corridoi con i campioni, li potevano sfiorare, forse adorare come divinità però quotidiane, casalinghe, a portata di mano e di esempio. Anche il Toro di Pulici e Graziani si allenava lì. Nel piazzale di fronte al campo, ai piedi delle gradinate di mattoni con ancora dipinte le scritte bianche per "militari" o "balilla", molti anziani tifosi trascorrevano le giornate come se il Filadelfia fosse un circolo ricreativo, o una bocciofila, e in fondo era così. Mancavano solo le zucchine in carpione.
Lì si proteggeva e si tramandava la memoria, compresa quella degli avversari più degni, magari persino qualche "rigadìn", qualche juventino: quelli, appunto, con la maglia a righine, in seguito gobbi. Più che uno stadio, un trattato di epica: come sfogliare l'Odissea mentre Omero la stava scrivendo. Quando, un bruttissimo giorno, il Torino allora governato da Calleri e il Comune decisero di abbattere quella specie di tempio, il popolo granata andò in pellegrinaggio come per accompagnare un capretto al macello. E nessuno, quella sera, tornò a casa senza almeno una scheggia di cemento, senza un pezzo di mattone da conservare come una reliquia. E non era feticismo. Era amore.
 
5 maggio 2014
Fassino contestato al Filadelfia: dito medio ai tifosi
Così il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha "concluso" la sua visita ai tifosi del Torino che commemoravano l'anniversario della tragedia di Superga nel rudere del loro storico stadio, il "Filadelfia", da anni in attesa della ricostruzione. Dopo gli insulti mentre era sul palco, continuati quando è sceso, il sindaco ha rivolto il gestaccio alla folla, accendendo ancora di più gli animi. Poi si è allontanato. In serata ha smentito il gestaccio ma il video, pubblicato dal consigliere comunale 5 Stelle Vittorio Bertola, non lascia dubbi

VIDEO
 
 
 
 
 
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Salvadori: " 4 maggio incrinato da una ristretta minoranza "  
Lunedì, 05 Maggio 2014 21:52 
Scritto da  Redazione Toro News
 
Il presidente della Fondazione Stadio Filadelfia: ''Auspico che la vicenda sia da considerare un fatto isolato'' E' doloroso registrare che l'appassionata partecipazione della cittadinanza alla giornata del 4 maggio al Campo Filadelfia sia stata incrinata da una ristretta minoranza di spettatori che ha impedito con atteggiamenti violenti al Sindaco, Piero Fassino, di esprimere il sostegno della Città al progetto di ricostruzione dello Stadio Filadelfia, costringendo quindi l'organizzazione a rinunciare ad altri successivi interventi. Mi associo personalmente al comunicato stampa emesso ieri in tarda serata dalla Fondazione per stigmatizzare un atteggiamento non riconducibile ad un sano campanilismo cittadino ma che trova radici nella insofferenza verso le istituzioni.
Auspico che la vicenda sia da considerare un fatto isolato e che si instauri una stretta collaborazione tra istituzioni, tifoseria e società granata per conseguire il comune obiettivo della ricostruzione della Casa del Toro, reprimendo con la dovuta fermezza le situazioni di inutile antagonismo che non fanno altro che nuocere alla Città, ai veri tifosi e in ultima analisi a tutto il movimento sportivo.
Cesare Salvadori
Presidente Fondazione Stadio Filadelfia
 
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Gallo: " Azioni non degne del ricordo del Grande Torino "  
Lunedì, 05 Maggio 2014 21:51 
Scritto da  Redazione Toro News
 
Riceviamo e pubblichiamo / L’assessore sulle contestazioni al Filadelfia: ''Prevaricazioni inaccettabili''
“Ieri, dopo tanti anni, nell’occasione della presentazione del progetto della Fondazione Filadelfia per la Riqualificazione dell’Impianto Filadelfia, un ristretto gruppo di ultras ha ritenuto di aggredire il Sindaco Piero Fassino, insultandolo. Quelle vissute ieri sul palco del vecchio stadio Filadelfia non sono azione degne del ricordo del Grande Torino”. “E’ inaccettabile qualunque tipo di prevaricazione che impedisca il civile confronto delle posizioni. A maggior ragione è inaccettabile una condotta violenta pregiudiziale verso un’Amministrazione e il suo Sindaco che sull’annosa vicenda dello stadio Filadelfia ha dimostrato e sta dimostrando un impegno di totale concretezza!. “Esprimo, per questo, il mio sostegno al Sindaco Piero Fassino di fronte ad atti intimidatori che nulla hanno a che vedere con il tifo ed il ricordo per una grande squadra come il Grande Torino”.
 

Braccialarghe: "Le contestazioni del Filadelfia un segnale allarmante"  Lunedì, 05 Maggio 2014 21:50 
Scritto da  Redazione Toro News

 
Riceviamo e pubblichiamo / ''Un fenomeno preoccupante, un segnale di intolleranza''
“Credo sia opportuna una valutazione in merito agli episodi di violenta contestazione nei confronti del Sindaco Fassino avvenuto ieri al Filadelfia per farci riflettere sui tempi che stiamo vivendo. Ormai, in diverse circostanze, si tende a realizzare, su qualsiasi questione, una pura logica di appartenenza che a prescindere dai contenuti tende a dividersi in sostenitori di questa o di quella strada senza avvertire più il desiderio di un reale confronto di merito. Lo spazio per il dibattito, la contrapposizione civile tra tesi opposte, è sostituita dall’aggressione, spesso anche fisica, ad opera di chi ritiene di detenere una verità indiscutibile”. “È questo un fenomeno preoccupante che invade sempre più le nostre piazze e si esprime negli atti collettivi spesso manipolati da un ristretto numero di oppositori su tutto e a qualunque costo. L’occasione per guadagnare la cronaca, elevando la contestazione e lo scontro, non sa distinguere tra una fiaccolata in ricordo del 25 aprile, una manifestazione sul primo maggio o una ricorrenza sportiva. Questo è oggi un problema di carattere socio-culturale che non può essere sottovalutato soprattutto in una città come Torino dove dal civile confronto tra le diverse opinioni spesso sono nati i valori fondanti del nostro Paese”.

http://www.toronews.net/index.php/mondogranata/40518/braccialarghe-le-contestazioni-del-filadelfia-un-segnale-allarmante
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Fassino: "No alle intimidazioni sul Filadelfia. La Città va avanti"
 Lunedì, 05 Maggio 2014 13:36 
Scritto da  Redazione Toro News

 
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Città di Torino: ''Questi episodi non devono farci dimenticare che la giornata di ieri era dedicata alla commemorazione del Grande Torino''
Ho voluto ieri essere presente al Filadelfia su esplicito invito del Presidente della Fondazione Filadelfia e l’ho fatto ben volentieri perché consapevole di quanto il Torino sia parte integrante della storia della Città. Un gesto peraltro apprezzato da molti presenti, tra cui storici cuori granata come Giampaolo Ormezzano e Gian Carlo Bonetto . 
Un ristretto gruppo di ultras ha invece ritenuto di aggredirmi e insultare me e la mia famiglia preventivamente, persino con lancio di pietre, cosa che ha provocato una mia istintiva e umana reazione, di cui naturalmente mi rammarico. So bene peraltro che quelle violente intemperanze non corrispondono ai sentimenti dei tantissimi tifosi che manifestano la loro fede granata con passione e generosità e verso i quali ho sempre avuto e ho il massimo rispetto. E qualunque mia reazione all’accerchiamento non era certamente rivolta a nessuno di questi veri tifosi. Per rispetto a loro e alla loro storia, al valore della giornata del 4 maggio ero lì e vi sono rimasto nonostante la violenta intimidazione.
Questi episodi non devono farci dimenticare che la giornata di ieri era dedicata alla commemorazione del Grande Torino e all’avvio, finalmente della ricostruzione del Filadelfia, di cui questa Amministrazione e il Torino FC, dopo tanti anni, sono primi protagonisti. Sono questi i valori che contano, mentre non sono in alcun modo tollerabili comportamenti intimidatori e aggressivi, terreni di coltura di violenze che - come si è visto a Roma - portano a tragedie.

http://www.toronews.net/index.php/tn-out-news/40504/fassino-no-alle-intimidazioni-sul-filadelfia-la-citta-va-avanti
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Oggi Fassino ha il naso più lungo. Un video incastra il suo gesto poco educato
05.05.2014 14:22 di Marina Beccuti  
Tutto perfetto nella giornata della memoria granata ma, come succede in ogni evento, esiste anche il suo lato oscuro, il cosiddetto the dark side of the moon. Nel qual caso ha un nome ed una carica assai importante, Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci. Noto tifoso juventino ma che si è prodigato per far sì che il Filadelfia potesse rinascere, a detta sua. Infatti ieri, in piena campagna elettorale per le Regionali, nonchè elezioni europee, si è presentato al Filadelfia per parlare dell'imminente ricostruzione del vecchio stadio. Siccome i tifosi del Torino non hanno il cosiddetto anello al naso, l'hanno fischiato, non tutti s'intende, una parte, nemmeno la maggioranza, ma questo è servito a far infervorare il malcapitato primo cittadino torinese, che si è sentito probabilmente ferito per aver messo mano al portafoglio per elargire il primo milione di euro per il progetto dei tre previsti, e poi prendersi anche gli improperi. Così, colto da sindrome di cattiva pubblicità in vista delle prossime ed imminenti elezioni, dove si presenta il suo predecessore Sergio Chiamparino (lui sì tifoso granata oltre che amico dei poteri forti cittadini), ha fatto il gesto dell'indice alzato ai presenti. Un sito web (Toro.it) ha scritto del suo gesto, fatto che Fassino ha subito smentito. Ma è stato subito smascherato da un video fatto dal consigliere comunale del M5S, Vittorio Bertola, lui sì genuino tifoso del Toro, mandato in onda nel primo pomeriggio dal Tg3 Piemonte. Che figura signor Sindaco, pazienza il gesto deprecabile e maleducato (al cospetto di gente che paga le tasse, tra l'altro), ma la smentita di un fatto comprovato proprio non regge. Nel caso c'è solo una parola di commento: vergogna. Per aver mentito sulla sua presunta love story con Monica Lewinsky, Clinton fu costretto a lasciare la sua carica di Presidente Usa. Al sindaco di Torino si potrebbero chiedere le dimissioni. Non c'è che dire, sì Fassino è proprio juventino!

http://www.torinogranata.it/mondo-e-storia-granata/oggi-fassino-ha-il-naso-pia-lungo-un-video-incastra-il-suo-gesto-poco-educato-45733
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Il Comune di Torino fa quadrato su Fassino. Le dichiarazioni di Braccialarghe e dell'Assessore Gallo
Emessi dall'Ufficio Stampa del Comune di Torino le dichiarazioni dei due politici locali.
05.05.2014 19:52 di Marina Beccuti

L'Assessore alla Cultura della città di Torino, Maurizio Braccialarghe, ha rilasciato queste dichiarazioni in difesa del Sindaco Piero Fassino: “Credo sia opportuna una valutazione in merito agli episodi di violenta contestazione nei confronti del Sindaco Fassino avvenuto ieri al Filadelfia per farci riflettere sui tempi che stiamo vivendo. Ormai, in diverse circostanze, si tende a realizzare, su qualsiasi questione, una pura logica di appartenenza che a prescindere dai contenuti tende a dividersi in sostenitori di questa o di quella strada senza avvertire più il desiderio di un reale confronto di merito. Lo spazio per il dibattito, la contrapposizione civile tra tesi opposte, è sostituita dall’aggressione, spesso anche fisica, ad opera di chi ritiene di detenere una verità indiscutibile.
 “È questo un fenomeno preoccupante che invade sempre più le nostre piazze e si esprime negli atti collettivi spesso manipolati da un ristretto numero di oppositori su tutto e a qualunque costo. L’occasione per guadagnare la cronaca, elevando la contestazione e lo scontro, non sa distinguere tra una fiaccolata in ricordo del 25 aprile, una manifestazione sul primo maggio o una ricorrenza sportiva. Questo è oggi un problema di carattere socio-culturale che non può essere sottovalutato soprattutto in una città come Torino dove dal civile confronto tra le diverse opinioni spesso sono nati i valori fondanti del nostro Paese”.
A seguire sono arrivate le dichiarazioni dell'Assessore allo Sport Stefano Gallo: “Ieri, dopo tanti anni, nell’occasione della presentazione del progetto della Fondazione Filadelfia per la Riqualificazione dell’Impianto Filadelfia, un ristretto gruppo di ultras ha ritenuto di aggredire il Sindaco Piero Fassino, insultandolo.
Quelle vissute ieri sul palco del vecchio stadio Filadelfia non sono azione degne del ricordo del Grande Torino”.

"E’ inaccettabile qualunque tipo di prevaricazione che impedisca il civile confronto delle posizioni. A maggior ragione è inaccettabile una condotta violenta pregiudiziale verso un’Amministrazione e il suo Sindaco che sull’annosa vicenda dello stadio Filadelfia  ha dimostrato e sta dimostrando un impegno di totale concretezza!.

 “Esprimo, per questo, il mio sostegno al Sindaco Piero Fassino di fronte ad atti intimidatori che nulla hanno a che vedere con il tifo ed il ricordo per una grande squadra come il Grande Torino”.
http://www.torinogranata.it/notizie/il-comune-di-torino-fa-quadrato-su-fassino-le-dichiarazioni-di-braccialarghe-e-dell-assessore-gallo-45739

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 Gian Luca Vignale
5 maggio alle ore 17.02


GRAVE GESTO DEL SINDACO FASSINO. DA OGGI IN RETE LA PROTESTA DEI POLLICI VERSI
 Il gesto - e ancor peggio la successiva smentita - di ieri del sindaco Fassino ai tifosi del Toro è una grave offesa non solo per i tifosi granata ma anche per tutti i cittadini.
 Con il suo dito medio, Fassino ha infatti insultato tutti i piemontesi e ha profanato un luogo sacro che come sindaco ha il dovere di rispettare.
 Nessuna comprensione: anche di fronte alle contestazioni, chi rappresenta i cittadini non può infatti permettersi di rispondere con l’offesa e la maleducazione.
 La migliore risposta al dito medio è il pollice abbassato. Per questo motivo da oggi in rete metteremo in rete la protesta del ?#?polliceverso?: chi si sente offeso dall’atteggiamento del sindaco di Torino potrà manifestare il proprio sdegno condividendo sui canali social un proprio ritratto con il pollice all’in giù.


https://www.facebook.com/groups/rivogliamolostadiofiladelfia/permalink/10151983219682396/ 

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