SALVADORI «E ora la firma con SCR»
ELISA GENESIO
TORINO. Il regalo del progetto preliminare che pochi giorni fa il presidente del Torino Urbano Cairo ha fatto alla Fondazione Filadelfia è stato uno dei tanti mattoncini che in questi anni la Fondazione può essere orgogliosa di aver messo uno sopra l’altro per la rinascita del glorioso stadio. Il giorno in cui i tifosi potranno vederlo di nuovo distinguersi tra i palazzi di via Filadelfia è sempre più vicino, specie ora che con questo intervento del Torino si sono “guadagnati” dai 4 ai 5 mesi di tempo. «Mesi molto importanti che ci aiuteranno a finire nei tempi che ci siamo prefissati - spiega Cesare Salvadori, presidente della Fondazione -. L’obiettivo è di vedere il Filadelfia finito nel 2016: a maggio in concomitanza con l’anniversario di Superga, o a luglio, per essere pronti per la nuova stagione, oppure a ottobre, con la ricorrenza del 90° anno dalla costruzione del primo Fila. Le istituzioni, dal Comune alla Fondazione stessa si stanno muovendo per portarlo a termine e quindi Cairo, resosi conto della serietà degli intenti di tutti, ha fatto anche lui una parte significativa e importante affinché si realizzi. Teniamo poi conto che il Torino usufruirà di questa struttura e quindi è importante che lui sia anche parte attiva e non solo di immagine».
TORINO. Il regalo del progetto preliminare che pochi giorni fa il presidente del Torino Urbano Cairo ha fatto alla Fondazione Filadelfia è stato uno dei tanti mattoncini che in questi anni la Fondazione può essere orgogliosa di aver messo uno sopra l’altro per la rinascita del glorioso stadio. Il giorno in cui i tifosi potranno vederlo di nuovo distinguersi tra i palazzi di via Filadelfia è sempre più vicino, specie ora che con questo intervento del Torino si sono “guadagnati” dai 4 ai 5 mesi di tempo. «Mesi molto importanti che ci aiuteranno a finire nei tempi che ci siamo prefissati - spiega Cesare Salvadori, presidente della Fondazione -. L’obiettivo è di vedere il Filadelfia finito nel 2016: a maggio in concomitanza con l’anniversario di Superga, o a luglio, per essere pronti per la nuova stagione, oppure a ottobre, con la ricorrenza del 90° anno dalla costruzione del primo Fila. Le istituzioni, dal Comune alla Fondazione stessa si stanno muovendo per portarlo a termine e quindi Cairo, resosi conto della serietà degli intenti di tutti, ha fatto anche lui una parte significativa e importante affinché si realizzi. Teniamo poi conto che il Torino usufruirà di questa struttura e quindi è importante che lui sia anche parte attiva e non solo di immagine».
LO SNODO Ora un altro nodo si sta per sciogliere, ed è l’accordo con SCR, la Società di Committenza Regionale che gestirà l’appalto: «Non c’è ancora la firma, ma nel consiglio di amministrazione del 23 aprile porteremo l’ultima bozza della convenzione. Entro il mese di aprile firmeremo: le delibere ci sono, stiamo finendo di mettere a posto i cronoprogrammi, i piani finanziari e tutti i dettagli in modo che sia un documento definitivo». Il 4 maggio si potrà quindi avere un altro motivo per festeggiare in occasione del grande raduno voluto dalla Fondazione per commemorare il Grande Torino nella loro “casa”, il Fila: «Abbiamo voluto questa commemorazione al Filadelfia perché quest’anno assume un significato ancora più speciale. Innanzitutto perché è il 65° anniversario, e poi perché è un’occasione per dimostrare che stiamo facendo qualcosa sul campo. Prima del 4 maggio porteremo due prefabbricati: quello di servizio è già posizionato, e a giorni arriverà anche quello vetrato che sarà la sede operativa e provvisoria della Fondazione in attesa che ci sia lo stadio vero con la sede ufficiale. Costantemente stiamo compiendo piccoli passi concreti, senza fare grandi annunci ma con decisione».
Foto: Il 4 maggio grande festa sul campo del Filadelfia (LaPresse)
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