lunedì 26 maggio 2014

26/04/14 - Filadelfia, ci siamo. Cominciano a vedersi movimenti nell'area

Possiamo abbandonare lo scetticismo che ormai da lustri accompagna la storia del Filadelfia e l'illusione della sua ricostruzione. Dopo che Urbano Cairo si è accollato il costo del progetto preliminare e ha versato, attraverso la Fondazione “Mamma Cairo”, un terzo della quota promessa di un milione di euro, ovvero 330mila euro, che vanno a sommarsi alla cifra già stanziata per assicurarsi il progetto, c'è ora molto ottimismo sulla riuscita dell'impresa che possiamo considerare titanica.
I tempi per ridare vita al campo Filadelfia ai tifosi e alla squadra granata sono stretti, due anni, infatti il sogno è di fare l'inaugurazione nel maggio 2016.
Ma già qualcosa si sta notando, ad esempio è già agibile un fabbricato costruito all'interno del Filadelfia (su Facebook è stata pubblicata la foto di Mecu Beccaria, presidente del Museo del Toro e della Memoria storica granata, che dipingeva la facciata, nel colore rigorosamente granata) e che sarà la sede provvisioria della Fondazione Filadelfia, così ne verranno allestiti altri, tutti quanti localizzati nell’area di ingresso dello stadio.
Intanto fervono i preparativi per il 4 maggio, dove molte manifestazioni si svolgeranno sul terreno del Fila. Da una serie di partite amichevoli, ad un concerto dove prenderanno parte alcuni dei nomi importanti dei gruppi musicali cittadini legati al Torino, Statuto, Rimozione Koatta e Sensounico.
Marina Beccuti

http://www.torinogranata.it/mondo-e-storia-granata/filadelfia-ci-siamo-cominciano-a-vedersi-movimenti-nell-area-45519

24/04/14 - Filadelfia, martedì la firma della Convenzione con SCR

Durante la conferenza stampa convocata per il 29 aprile alle 14.30, la firma dell'accordo tra Fondazione e stazione appaltante
di Ivana Crocifisso - Ieri il CdA della Fondazione Filadelfia aveva deliberato a favore dell'accordo con la SCR per il ruolo di stazione appaltante dei lavori per la ricostruzione della Casa del Grande Torino, comunicando che la fira dell'accordo sarebbe avvenuta entro e non oltre il 30 aprile. Parola mantenuta dato che l'ufficializzazione arriverà martedì 29 aprile quando, presso gli uffici dell'Assessorato allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Torino in corso Ferrucci 122, si terrà la conferenza stampa congiunta di Fondazione Filadelfia e SCR, con tanto di firma della Convenzione. Da quel momento in poi SCR, ricevuto il progetto preliminare (acquistato da Cairo che provvederà a donarlo alla Fondazione) potrà procedere con l'iter burocratico: da accordi presi con la stessa Fondazione, il termine lavori è fissato per maggio 2016. 
 

24/04/14 - La leggenda di Sergio Vatta, l'allenatore dei sogni

Un documentario firmato dal regista genovese Christian Nicoletta racconta la vita e la carriera dell'ex tecnico delle giovanili granata. Un maestro di calcio che ha lanciato più di 60 giocatori in serie A (Fuser, Dino Baggio, Cois, Lentini, Carbone...) e che è poi passato alle Under azzurre. Il suo metodo è ancora un modello di riferimento: "Molti ragazzi ancora mi invitano ai loro matrimoni, sono queste le vere soddisfazioni"

di STEFANO SCACCHI
 
MILANO - Dal Filadelfia a New York. E' il viaggio compiuto da Sergio Vatta grazie al documentario "L'allenatore dei sogni", realizzato dal regista genovese Christian Nicoletta e dedicato alla storia calcistica del tecnico del settore giovanile del Torino, poi passato alla guida delle Under azzurre. Il film su Vatta è stato proiettato in anteprima nella Grande Mela nell'ambito del festival internazionale "Kicking and Screening Film Festival", prestigiosa rassegna che ospita opere cinematografiche internazionali sul calcio (il dvd del film si può acquistare presso la Libreria Therese di Torino od ordinare su www.allenatoredeisogni.it). Un salto lungo migliaia di chilometri dai terreni spelacchiati sommersi da arbusti e piante incolte, la condizione alla quale sono ridotti i mitici campi del Filadelfia, dove iniziarono a giocare Dino Baggio, Benito Carbone, Cois, Cravero, Fuser, Lentini, Mandorlini, Sclosa, Venturin e Vieri. Sono i nomi più celebri della nidiata di 60 giocatori lanciati in Serie A quando Vatta era alla guida del vivaio granata.

"E' una grande emozione tornare qui, ma non posso credere che al posto dei nostri campi adesso ci sia questa boscaglia", dice in una delle scene iniziali l'allenatore 76enne, nato a Zara e cresciuto in Piemonte. Sarà proprio un'associazione di profughi dalmati (Anvgd) a organizzare la prima presentazione del documentario in Italia, il prossimo 8 maggio al Salone del Libro di Torino. Vatta è rimasto molto legato alla sua terra al punto da inseguire
con forza cinque anni fa il sogno di ricreare la Fiumana iscrivendola in Lega Pro, equivalente dell'ultima categoria disputata dalla squadra dove giocarono Volk, Loik e Varglien quando Fiume era ancora in Italia. Una richiesta affascinante che ha avuto scarso ascolto in Figc. Così "l'allenatore dei sogni" non ha potuto realizzare questo desiderio.

Nel corso della sua carriera da tecnico invece è riuscito a concretizzare quasi sempre i suoi propositi, come dimostra la regolarità con la quale i ragazzini del vivaio granata arrivavano in Serie A e Nazionale. Un mix di dolcezza e severità. "Mi ricordo che dopo un primo tempo giocato veramente male mi nascosi in bagno per non farmi sgridare. Ma alla fine Vatta mi ha trovato e mi ha riempito di ombrellate. Nel secondo tempo ho fatto 3 gol - racconta divertito Dino Baggio rispondendo alle domande degli autori (tra gli intervistati anche Demetrio Albertini) - con lui chi aveva orecchini e tatuaggi era tagliato fuori. E sapeva come far tornare sulla terra i ragazzi della Primavera che andavano in prima squadra". E sapeva come farli restare sul prato anche oltre l'orario previsto dall'allenamento. "Era bellissimo quando i ragazzi ti chiedevano se potevano restare un quarto d'ora in più sul campo. Non vedevo l'ora che arrivasse quella domanda. Era anche merito del pubblico del Filadelfia che restava a incitare i giovani calciatori dopo la fine del lavoro della prima squadra. I tifosi granata si attaccavano alla rete e sostenevano i giocatori del vivaio a ogni esercizio. Credo che i ragazzi volessero rimanere più a lungo anche per sentire quel calore".

Il rapporto con questo mondo era talmente forte da spingere Vatta a rinunciare a un'offerta economicamente allettante da parte del Milan nei primi anni della gestione Berlusconi: "Era una proposta enorme parlando di settore giovanile, degna di una prima squadra. Ma avevo appena firmato un contratto di otto anni col Torino. 'Non preoccuparti, ci pensiamo noi a dirlo al tuo presidente', mi dissero i dirigenti rossoneri. Ma non potevo. Se avessi accettato, come avrei potuto entrare in uno spogliatoio a dire ai ragazzi che i soldi non sono tutto? Così ho finito di pagare il mutuo della casa solo nel 2001. Ma ancora adesso i miei ragazzi mi invitano al matrimonio o mi chiamano quando hanno un bambino. Sono queste le soddisfazioni".

Sono passati i tempi di quel leggendario settore giovanile che sembrava una porta girevole che collegava con fluidità le speranze dei bambini al grande calcio dei professionisti. Ma l'eco del "metodo Vatta" è ancora seguito dagli istruttori granata: "Cerca di divertirti, cerca la qualità, è un balletto questo, lo mettiamo in scena alla Scala di Milano", dice nel documentario un tecnico del Torino a un ragazzino che si sta esercitando a portare il pallone. E' l'unico modo per non alimentare delusioni laceranti: "Appena uno su 40.000 arriva in Serie A - spiega Vatta - per questo motivo il calcio deve essere organizzato pensando agli altri 39.999". Numeri che hanno conosciuto un'eccezione: il Torino dell'allenatore dei sogni, dove andare in Serie A era più facile.

http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2014/04/23/news/sergio_vatta_l_allenatore_dei_sogni-84280931/

domenica 25 maggio 2014

23/04/14 - Filadelfia, fine lavori entro maggio 2016


Si è svolto oggi il CdA decisivo per l'affidamento della procedura ad SCR, che si impegna a concludere i lavori in due anni. Il 4 maggio inaugurazione della Sede della Fondazione, Cairo versa oggi 330mila Euro Un CdA molto interessante quello che si è svolto oggi all'interno della Fondazione Filadelfia: è stato, infatti, ufficialmente deliberato l'affidamento della procedura di appalto ad SCR, la Società di Committenza Regionale del Piemonte, che si occuperà, a propria volta, di gestire i rapporti con le imprese costruttrici. Il progetto preliminare è pronto, è stato Urbano Cairo ad accollarsene il costo, dandolo in dote alla Fondazione, ed accorciando la procedura di quasi sei mesi: nel protocollo firmato con SCR, quindi ufficiale a tutti gli effetti, ora c'è anche una data di conclusione dei lavori, collaudo escluso, ovvero maggio 2016. In due anni solari, dunque, l'impianto degli Invincibili dovrebbe essere realtà, anche se non sono state previste penali in caso di ritardo, circostanza che ha scaturito il voto contrario alla delibera da parte di Domenico Beccaria, rappresentante del Museo del Grande Torino e dell'Associazione Memoria Storica Granata. Un piccolo passo in avanti, comunque, è stato fatto: Urbano Cairo, Presidente del Torino F.C., per il tramite della Fondazione Mamma Cairo, ha versato un terzo della quota promessa: 330mila Euro, che vanno a sommarsi alla cifra già stanziata per assicurarsi il progetto. Ora l'attesa è tutta per il 4 maggio: nel giorno della commemorazione del Grande Torino, infatti, verrà ufficialmente inaugurata la sede della Fondazione Filadelfia, una serie di prefabbricati che stanno per essere installati proprio nell'area di ingresso dell'impianto. Il mattino assisteremo ad un torneo dedicato ai bambini sullo storico terreno, poi ad una sfida tra vecchie glorie e tifosi. Nel pomeriggio, tutti a Superga, per poi tornare al "Fila" dove verrà presentato ufficialmente al pubblico il progetto dell'impianto, e successivamente si festeggerà a ritmo di musica, con band quali Statuto, Rimozione Koatta e Senso Unico. Il "tempio" degli Invincibili sarà veramente realtà tra due anni? Non possiamo ancora esserne matematicamente sicuri, ma quel che è certo è che ora non si può tornare più indietro... Prima o dopo, il Fila sarà davvero realtà!
Scritto da  Diego Fornero
 
 

23/04/14 - Fila, pronti i primi 330.000 euro della Fondazione Mamma Cairo

Oggi in CdA la lettera in cui il presidente si impegna a versare la prima rata. Deliberato il via alla Convenzione con SCR

di Andrea Piva - Dopo il milione versato dal Comune di Torino, nelle casse della Fondazione Filadelfida arriverà nelle prossime settimane, per via di alcuni tempi burocratici (occorrerà l'intervento del Collegio del Fondatori), anche la prima delle tre tranche del milione promesso da Cairo, attraverso la fondazione intitolata alla madre. Il Cda della Fondazione ha infatti ricevuto quest'oggi una lettera ufficiale da parte del presidente del Torino che garantisce il versamento dei primi 330.000 euro.
Nella riunione di oggi il CdA ha dato anche parera positivo all'accordo con la  S.C.R. per svolgere il ruolo di società appaltante che si occuperà di tutte le fasi progettuali, alla messa in gara dei lavori, alla pubblicazione del bando, alla direzione dei lavori e al coordinamento della sicurezza fino al giorno in cui il nuovo stadio Filadelfia non verrà collaudato. Votato il testo definitivo: il tempo di consegna dell'impianto è previsto, come noto da tempo, per maggio 2016.
Ora si attendono solo le firme per sugellare l'accordo. Firme che arriveranno entro la fine del mese di aprile.
 
 
 
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17/04/2014
Francesco Manassero
Intanto, l’editore milanese sta per posare un altro piccolo mattone per ricostruire il futuro granata: 330 mila euro in arrivo nelle casse della Fondazione Filadelfia, che ieri ha visto il primo milione - dei 3,5 totali - messi a bilancio dal Comune. Per il club si tratta della prima di tre tranche che pagherà per far rivivere (entro il 2016) lo storico impianto legato alle gesta del Grande Torino. Un bel modo per ricordare la scomparsa dello squadrone di Valentino Mazzola a pochi giorni dal 65° anniversario della tragedia di Superga.
 

sabato 24 maggio 2014

17/04/14 - «Sì, il 2016 sarà l’anno del Fila»

SALVADORI «E ora la firma con SCR»
 
ELISA GENESIO
TORINO. Il regalo del progetto preliminare che pochi giorni fa il presidente del Torino Urbano Cairo ha fatto alla Fondazione Filadelfia è stato uno dei tanti mattoncini che in questi anni la Fondazione può essere orgogliosa di aver messo uno sopra l’altro per la rinascita del glorioso stadio. Il giorno in cui i tifosi potranno vederlo di nuovo distinguersi tra i palazzi di via Filadelfia è sempre più vicino, specie ora che con questo intervento del Torino si sono “guadagnati” dai 4 ai 5 mesi di tempo. «Mesi molto importanti che ci aiuteranno a finire nei tempi che ci siamo prefissati - spiega Cesare Salvadori, presidente della Fondazione -. L’obiettivo è di vedere il Filadelfia finito nel 2016: a maggio in concomitanza con l’anniversario di Superga, o a luglio, per essere pronti per la nuova stagione, oppure a ottobre, con la ricorrenza del 90° anno dalla costruzione del primo Fila. Le istituzioni, dal Comune alla Fondazione stessa si stanno muovendo per portarlo a termine e quindi Cairo, resosi conto della serietà degli intenti di tutti, ha fatto anche lui una parte significativa e importante affinché si realizzi. Teniamo poi conto che il Torino usufruirà di questa struttura e quindi è importante che lui sia anche parte attiva e non solo di immagine».
LO SNODO Ora un altro nodo si sta per sciogliere, ed è l’accordo con SCR, la Società di Committenza Regionale che gestirà l’appalto: «Non c’è ancora la firma, ma nel consiglio di amministrazione del 23 aprile porteremo l’ultima bozza della convenzione. Entro il mese di aprile firmeremo: le delibere ci sono, stiamo finendo di mettere a posto i cronoprogrammi, i piani finanziari e tutti i dettagli in modo che sia un documento definitivo». Il 4 maggio si potrà quindi avere un altro motivo per festeggiare in occasione del grande raduno voluto dalla Fondazione per commemorare il Grande Torino nella loro “casa”, il Fila: «Abbiamo voluto questa commemorazione al Filadelfia perché quest’anno assume un significato ancora più speciale. Innanzitutto perché è il 65° anniversario, e poi perché è un’occasione per dimostrare che stiamo facendo qualcosa sul campo. Prima del 4 maggio porteremo due prefabbricati: quello di servizio è già posizionato, e a giorni arriverà anche quello vetrato che sarà la sede operativa e provvisoria della Fondazione in attesa che ci sia lo stadio vero con la sede ufficiale. Costantemente stiamo compiendo piccoli passi concreti, senza fare grandi annunci ma con decisione».
Foto: Il 4 maggio grande festa sul campo del Filadelfia (LaPresse)

16/04/14 - Fila, il primo milione del Comune è nelle casse della Fondazione

Di poco fa l'ufficialità: il versamento era stato deliberato lo scorso dicembre
 
Si attendeva solo che il milione di euro, il primo dei 3.5 provenienti dal Comune, arrivasse nelle casse della Fondazione Filadelfia. Di poco fa l'ufficialità: il milione, il cui versamento era stato deliberato lo scorso dicembre, è ora finalmente a disposizione.
Un segnale importante dopo tante parole: ora che il Comune ha cominciato a fare la sua parte anche il Torino, tramite la Fondazione Mamma Cairo, potrebbe provvedere allo stanziamento della prima parte del milione. Come annunciato dal presidente granata non più tardi di un mese fa, il versamento della cifra da parte della Fondazione che porta il nome della madre avverrà a rate, come faranno Regione e Comune (che però, nella totalità verseranno 3.5 milioni).
 

http://www.toro.it/press/view/8458




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Filadelfia, versato il primo milione di euro
16.04.2014 18:32 di Matteo Maero

Arriva attraverso Domeinco Beccaria la conferma di un importante passo avanti verso la ricostruzione del Filadelfia. Infatti, il comune di Torino ha versato il primo milione di euro nelle case della Fondazione Filadelfia, parte iniziale del pagamento di 3,5 milioni pattuito al momento degli accordi.
Così recita il post: "È UFFICIALE! Nelle casse della Fondazione Stadio Filadelfia è arrivato il milione di euro, versato dalla Città di Torino! Adesso aspettiamo il Torino FC"
 
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Filadelfia: il Comune versa il primo milione!  Mercoledì, 16 Aprile 2014 14:47  - Scritto da  Redazione Toro News
 
Verso la ricostruzione / È ufficiale, la Città di Torino ha versato la prima rata
 La notizia era nell'aria da tempo ma, visti i precedenti attorno all'annosa ''questione Filadelfia'', in molti hanno mantenuto un atteggiamento a metà tra lo scetticismo e la diffidenza. Il tipico: ''Se non vedo non credo''.
 Ora è ufficiale: il Comune ha versato la prima rata dei 3.5 milioni di euro destinati alla ricostruzione dello stadio degli Invincibili. Il versamento è arrivato poche ore fa nelle casse della Fondazione Filadelfia.
 Come ha annunciato anche il noto Domenico Beccaria attraverso i socialnetwork: ''È UFFICIALE! Nelle casse della Fondazione Stadio Filadelfia è arrivato il milione di euro, versato dalla Città di Torino! Adesso aspettiamo il Torino FC...'' - questa la nota apparsa sul suo profilo.
 

14/04/14 - Filadelfia, dopo il regalo di Cairo tempi accorciati

Attesa la firma della Convenzione con SCR: da lì in avanti si andrà spediti verso l'obiettivo inaugurazione del 2016


L'annuncio del presidente Cairo che, ieri, ha confermato di aver acquistato tramite la Fondazione intitolata alla propria madre il progetto del Fila realizzato dagli architetti pinerolesi della ABCC, accelererà i tempi e permetterà alla macchina burocratica di procedere risparmiando qualche mese. E potrebbe, anche, rendere la firma della Convenzione con SCR una questione di ore. La stazione appaltante, una volta stipulato l'accordo, seguirebbe l'intero iter e tutte le fasi progettuali, fino alla consegna dell'impianto. La mossa del patron granata permetterà di partire non da quello studio di fattibilità approvato nel dicembre scorso, ma da un vero e proprio progetto preliminare, quello che Cairo donerà alla Fondazione Filadelfia una volta pronto. L'impossibilità di acquisire il progetto da parte di un ente come la suddetta Fondazione ha convinto il presidente a prendere la decisione. In questo modo, una volta in mano il preliminare, la Fondazione Filadelfia (tramite SCR se tutto andrà a buon fine) partirebbe con il bando per il progetto integrato risparmiando quei cinque-sei mesi necessari per indire una gara per il progetto preliminare.
Snellimento dell'iter che significa anche traguardo più vicino: quel 2016 nel quale si spera che possa finalmente vedere la luce il nuovo Filadelfia. 
 
Nel VIDEO che segue le parole di Urbano Cairo dopo la partita di ieri contro il Genoa



- Toropuntoit Garnet Six

da 2'10"

http://www.toro.it/press/view/8424

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13/04/2014
 
Torino-Genoa, parla Cairo: "Fila? Progetto acquistato, tempo guadagnato"
 
Sul Filadelfia: "La Fondazione ha acquistato il progetto che reputava migliore, regalandolo alla Fondazione Filadelfia, facendo guadagnare 5 mesi alla ricostruzione dello stadio. È una sorpresa pasquale per i tifosi, per fare ancora più in fretta".

http://www.toro.it/press/view/8418

domenica 18 maggio 2014

13/04/14 - Lavori davanti all'ingresso del Fila




13/04/14 - Fila, gol di Cairo: compra e dona il progetto

«Se non l’avessi acquistato da privato e regalato alla Fondazione, ci sarebbe stato un ritardo di 5 mesi. Ora, avanti»
 
MARCO BO
TORINO. E chi l’ha detto che c’è soltanto il centravanti Immobile a segnare nel Toro? Già, ieri un grandissimo gol lo ha realizzato Cairo, il presidente. Su assist del dottor Giuseppe Ferrauto, il suo braccio destro, che col passare dei mesi si è convinto e innamorato di ciò che il nuovo Filadelfia potrà dare alla società sotto tanti punti di vista, il patron torinista ha comprato il progetto realizzato dagli architetti Marco Aimetti e Eraldo Martinetto, destinato così a diventare preliminare, per donarlo alla Fondazione Filadelfia. Che finalmente potrà uscire da un empasse che avrebbe clamorosamente rallentato l’iter burocratico. Già, perché purtroppo la Fondazione non aveva mai acquistato il progetto di base, promosso in varie sedi e realizzato dallo studio dei professionisti sopracitati trovandosi, per il suo status di ente a metà tra pubblico e privato, nell’impossibilità di farlo senza una gara. Situazione che avrebbe richiesto più o meno un’attesa di almeno cinque mesi. L’unica uscita di emergenza era rappresentata dall’eventualità che un privato acquistasse il lavoro degli architetti e lo donasse alla Fondazione. Bene, ieri il presidente Cairo ha perfezionato questa operazione. Come? Attraverso la “Fondazione Mamma Cairo” che contribuirà già con il versamento di un milione, destinato a raggiungere i 3,5 del Comune e i 3,5 della Regione per la realizzazione del primo lotto dei lavori del nuovo Filadelfia, quello di fatto prioritario e principale, ovvero la parte sportiva: lo stadio e i due campi da calcio. «Sì, saputo che se non avessi provveduto a comprare il progetto e regalarlo alla Fondazione, si sarebbero persi almeno 5 mesi, ho pensato di acquistarlo con la Fondazione Mamma Cairo così i tempi non si dilateranno. Questa è un’altra prova concreta di quanto tenga alla ricostruzione del Filadelfia dove torneranno ad allenarsi la prima squadra e la Primavera. Dunque un milione per la ricostruzione, i costi di gestione, ora il regalo del progetto e chissà cosa faremo ancora in futuro. Adesso andiamo avanti spediti di comune accordo per abbattere i tempi di realizzazione. Al giorno in cui si taglierà il nastro non ho ancora pensato, preferisco concentrarmi su cosa bisogna fare nel presente per arrivare a quel grande giorno». E quel giorno il Fialdelfia che ora è sulla carta sarà diventato realtà con le modifiche richieste da parte di Ventura. Anche lui ci sta prendendo gusto all’idea di allenare lì. Nel Fila.
Foto: Un rendering del nuovo Filadelfia, che si vuole inaugurare nel 2016
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https://www.facebook.com/groups/rivogliamolostadiofiladelfia/permalink/10151942301502396/

10/04/14 - Vatta e il Fila conquistano New York

Stefano Scacchi
MILANO. Sergio Vatta sul grande schermo di New York. Ieri sera il documentario “L’allenatore dei sogni”, dedicato al mago del settore giovanile del Torino e realizzato dal regista genovese Christian Nicolet-ta, è stato proiettato in anteprima durante il “Kicking and Screening Film Festival”, prestigiosa rassegna che ospita opere cinematografiche internazionali sul calcio. Gli appassionati di pallone della Grande Mela conosceranno la storia di Vatta, l’uomo che da responsabile del vivaio del Torino ha lanciato oltre 60 giocatori: Dino Baggio, Benito Carbone, Cois, Cravero, Fuser, Lentini, Mandorlini, Sclosa, Venturin e Vieri per citare i più famosi. «Mi ricordo che dopo un primo tempo giocato veramente male mi nascosi in bagno per non farmi sgridare. Ma alla fine Vatta mi trovò e mi riempì di ombrellate. Nel secondo tempo ho fatto 3 gol - racconta divertito Baggio intervistato (oltre a Demetrio Albertini) dagli autori -: con lui chi aveva orecchini e tatuaggi era tagliato fuori. E sapeva come far tornare sulla terra i ragazzi della Primavera che andavano in prima squadra». E’ un saggio del “metodo Vatta”, il maestro di calcio innamorato dei suoi ragazzi del Filadelfia. «Che emozione tornare qui, non sembra possibile che adesso al posto del nostro campo ci sia questa boscaglia», dice Vatta a inizio documentario (il Dvd del film si può acquistare presso la Libreria Therese di Torino o ordinare su
www.allenatoredeisogni.it).
UNO SU 40 MILA Il tecnico, 76 anni, nato a Zara, ha gli occhi che brillano al ricordo degli allenamenti sui prati del complesso sportivo del “Grande Torino”: «Era bellissimo quando i ragazzi ti chiedevano se potevano restare un quarto d’ora in più sul campo. Non vedevo l’ora che arrivasse quella domanda. Era anche merito del pubblico del Filadelfia che restava a incitare i giovani dopo la fine del lavoro della prima squadra. I tifosi granata si attaccavano alla rete e sostenevano i giocatori del vivaio. Credo che i ragazzi volessero rimanere più a lungo anche per sentire quel calore». Queste soddisfazioni hanno spinto Vatta a rinunciare a un’offerta allettante del Milan: «Era una proposta enorme parlando di settore giovanile, degna di una prima squadra. Ma avevo appena firmato un contratto di otto anni col Torino. “Non preoccuparti, lo diciamo noi al tuo presidente”, mi dissero i dirigenti rossoneri. Ma non potevo. Se avessi accettato, come avrei potuto entrare in uno spogliatoio e dire ai ragazzi che i soldi non sono tutto? Così ho finito di pagare il mutuo della casa solo nel 2001. Ma ancora adesso i miei ragazzi mi invitano al matrimonio o mi chiamano quando hanno un bambino». Il Torino ha smesso di sfornare promesse con la frequenza dei tempi di Vatta, ma i suoi metodi sono ancora seguiti. «Cerca di divertirti, cerca la qualità, è un balletto questo, lo mettiamo in scena alla Scala di Milano», dice nel film un istruttore a un ragazzino che si sta esercitando a portare il pallone. Perché il calcio deve essere soprattutto un gioco. «Appena uno su 40 mila arriva in A, per questo il calcio deve essere organizzato pensando agli altri 39.999», spiega Vatta che seguendo questa massima è riuscito a portare il Filadelfia nel cuore di New York.
Foto: Sergio Vatta con i bambini granata sul prato del Filadelfia

Dalla pagina L'ALLENATORE DEI SOGNI-film documentario
https://www.facebook.com/groups/allenatoredeisogni/

sabato 10 maggio 2014

08/04/14 - Ventura: 2 passi nel nuovo Fila

Col preparatore Innocenti ha suggerito le modifiche
 
MARCO BO
TORINO. Il cammino che porterà alla rinascita del nuovo Filadelfia, l’idea è quella di consegnarlo al Torino per la stagione 2016/17, ovvero tra due campionati interi ancora da disputare oltre alla coda di questo, ieri ha registrato una tappa nuova. Nuova di zecca a dir la verità. Già, perché per la prima volta da quando si parla e si lavora affinché il Toro possa tornare nella propria storica Casa, si è svolta una riunione operativa alla quale ha partecipato anche lo staff tecnico della prima squadra! A testimonianza ulteriore del fatto che si è giunti al momento in cui si stanno prendendo decisioni importanti che si riverbereranno su come il nuovo stadio verrà sfruttato dai protagonisti dell’universo granata: i giocatori.
CHE LUNEDI’! Dunque ieri, nel consueto meeting del lunedì introdotto dal presidente della Fondazione Cesare Salvadori per accelerare i lavori, si è svolto questo importante confronto con Giampiero Ventura, tecnico del Torino e Alessandro Innocenti, il preparatore atletico della prima squadra che collabora dalla fine degli Anni 90 con il tecnico ligure. Un incontro utilissimo quello di ieri, che ha permesso ai due componenti dello staff tecnico di offrire le proprie valutazioni su ciò che prevede il progetto per quanto riguarda la fruibilità degli spazi da parte dei calciatori. E’ così iniziata una serie di richieste che verranno accolte per rendere più confortevole l’utilizzo del nuovo impianto.
OK ALLE VELE Innanzitutto è stato sostanzialmente promosso il sistema di “vele” mobili, probabilmente bianche con loghi granata, deputato a neutralizzare i possibili appostamenti delle spie avversarie sui balconi attigui allo stadio. Verificato che i lati “lunghi” non offrono opportunità in tal senso agli “007”, sul versante di via Tunisi ci sarà la tribuna stessa a fungere da schermo mentre dal lato di via Giordano Bruno non ci sono di fatto edifici, il problema sarà affrontato sui lati corti, ovvero via Filadelfia e via Spano, dove peraltro saranno collocate le due porte. Queste vele, alte circa trenta metri, impediranno la visuale dagli edifici posizionati sulle due vie sopraccitate e quindi permetteranno al Torino di provare schemi e tattiche, quando l’esigenza lo richiederà, senza timore di essere spiati.
LE CORREZIONI Ma se il sistema di teloni è stato sostanzialmente promosso, Ventura e Innocenti hanno proposto di modificare altre situazioni. Innanzitutto la palestra, che passerà verosimilmente a 400 metri quadrati con una grande vetrata che darà direttamente sul campo. Ma non solo. E’ passata l’esigenza di differenziare i due terreni di gioco che saranno ospitati nel nuovo impianto. E così, se in quello principale il manto sarà in erba, probabilmente dello stesso tipo di quello dello stadio Olimpico dove il Torino gioca le proprie partite interne di campionato, in quello secondario si provvederà a realizzarne uno in naturale rinforzato, ovvero un misto sintetico. Questo perché permette una resistenza maggiore al logorio degli allenamenti quotidiani e può “rispondere” meglio a eventuali sbalzi climatici, richiedendo peraltro una manutenzione più “leggera”. Ma non è tutto. Si è infatti deciso di creare due sale distinte: una per la stampa e una per le riunioni tecniche in cui lo staff prepara con la squadra, a tavolino e con i dvd, le tattiche contro gli avversari. Dunque una giornata da circolino rosso quella che si è svolta ieri, in base alla quale il Filadelfia diventerà più a misura del Torino.
LA CONVENZIONE  Intanto in settimana dovrebbe concretizzarsi e quindi diventare ufficiale oltre che operativa la convenzione tra la Fondazione Filadelfia e la Scr, la Società di committenza regionale, che avrà il compito di redarre e indire il bando di gara per la progettazione preliminare vera e propria dello stadio a cui dovrà seguirne un secondo per la progettazione esecutiva e l’assegnazione dei lavori. Se i tempi saranno rispettati la posa della prima pietra al Filadelfia avverrà tra la fine del 2014 e l’inizio del prossimo anno.
Foto: Ventura, 66 anni, ha firmato fino alla stagione 2015-16. Dalla successiva il Toro si allenerà al Filadelfia
Innocenti, preparatore atletico
Salvadori, n°1 della Fondazione

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08/04/2014 Fila-Ventura: primo incontro tra tecnico, Fondazione e architetti

L'allenatore ha partecipato alla riunione di ieri: ha visionato il progetto e fatto osservazioni ora vaglio dei responsabili dello studio pinerolese

di Ivana Crocifisso - Una giornata interlocutoria, una riunione informale tra i membri della Fondazione Filadelfia - come accaduto quasi ogni lunedì in questo 2014 -  è stata ieri l'occasione per Giampiero Ventura di partecipare all'incontro al quale erano presenti anche gli architetti (lo studio ABCC di Pinerolo) che hanno curato il progetto del Fila. Da quando la Fondazione è nata non era mai accaduto che il tecnico partecipasse attivamente:è stata l'occasione per l'allenatore di studiare con attenzione il progetto,illustrato dagli architetti prima di presentare le proprie osservazioni. Una di queste era già nota, avendone parlato il presidente Cairo in occasione del CdA dela Fondazione tenutosi in Comune non più tardi di tre settimane fa, ed è quella che riguarda la possibile copertura del campo per far sì che occhi indiscreti non possano seguire l'allenamento a porte chiuse. Copertura ma non solo, dato che si è parlato dell'ottimizzazione degli spazi interni e anche della possibilità di utilizzare un manto erboso "misto" in uno dei due campi (a metà tra sintetico e naturale), cosa che permetterebbe di allenarsi con meno problemi anche in caso di terreno reso pesante dalle piogge (cosa che puntualmente avviene in Sisport).
All'incontro, insieme al tecnico, anche il dg Comi e uno dei membri dello staff, il preparatore atletico Innocenti.
 
Scrivi a Ivana Crocifisso
 
http://www.toro.it/press/view/8328
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https://www.facebook.com/groups/rivogliamolostadiofiladelfia/permalink/10151932870567396/
 

01/04/14 - Nasce Casa Filadelfia

Si prepara la posa dei prefabbricati per la sede della Fondazione
 
Ieri il CDA della Fondazione ha defiso di affidare a Scr la gestione del bando di gara per il progetto preliminare e i relativi lavori
 
MARCO BO
TORINO. I primi lavori del nuovo impianto Filadelfia, veri, concreti, tangibili a vista d’occhio, sono di fatto partiti. Si è infatti deciso di recintare la zona davanti al cortile dello stadio, dove c’è il cancello granata, destinata a ospitare i due prefabbricati già soprannomimati Casa Filadelfia. Se uno servirà più che altro da magazzino, l’altro, quello principale, avrà la funzione di essere la vera sede della Fondazione Filadelfia. E grazie alla trasparenza delle sue vetrate “avvicinerà” la gens granata a ciò che verrà messo in esposizione all’interno. Così se per la posa della prima pietra bisognerà verosimilmente aspettare che si concluda l’anno, per Casa Filadelfia ci siamo. E tra l’altro verrà di fatto battezzata il 4 maggio, quando proprio la Fondazione organizzerà sul terreno del Filadelfia un evento per ricordare il Grande Torino nel giorno di commemorazione della tragedia e dare il senso che il Filadelfia è vivo. E’ previsto che alcuni gruppi suonino per un grande happening destinato a essere sospeso nel pomeriggio, quando verrà celebrata a Superga la messa. Impossibile al momento sapere se il Torino, inteso come prima squadra, sarà presente o meno alla liturgia che verrà officiata da Don Aldo Rabino. Dipenderà infatti da cosa deciderà la Lega che si è riservata la possibilità di anticipare Chievo-Torino in base al coinvolgimento o meno dei veronesi nella lotta per la salvezza a tre giornate dalla conclusione della stagione.
TOCCA A SCR Ma tornando al Consiglio d’amministrazione della Fondazione Filadelfia che si è svolto ieri, lo stesso ha votato all’unanimità una decisione molto importante: sposare Scr, ovvero la Società di Committenza Regionale. Entro una settimana sarà stipulata e firmata la convenzione che vedrà Scr come il soggetto incaricato di gestire e dettare i tempi affinchè venga redatto e indetto il bando di gara per la progettazione preliminare dello stadio alla quale dovrà seguire un bando integrato per la progettazione esecutiva e lo svolgimento dei lavori da parte dell’azienda che saprà aggiudicarseli in una gara al ribasso per quanto riguarderà i costi di realizzazione.
QUANDO I SOLDI? Intanto se sotto il profilo burocratico la situazione procede, occorre segnalare che nelle casse della Fondazione non sono ancora pervenuti i soldi che il Comune di Torino ha stanziato e deliberato. E in attesa che il milione venga bonificato, il Torino Fc si attiene scrupolosamente alla promessa di girare il proprio terzo annunciato, circa 330 mila euro, solo quando i soldi pubblici saranno stati materialmente spostati sul conto della Fondazione. Che essendo un soggetto misto tra pubblico e privato non può avere tempi e modalità d’azione da sprinter.
Foto: Il nuovo impianto sarà dotato di due campi di allenamento
La tribuna principale potrà ospitare circa 2.000 persone
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Stadio da finire entro il 2016
TORINO. (m.bo) Se non succederanno intoppi, la posa della prima pietra per la costruzione del nuovo stadio Filadelfia è attesa per la fine del 2014 oppure inizio del 2015. A quel punto in teoria dovrebbero trascorrere 18 mesi per la fine dei lavori e relativo taglio del nastro per l’inaugurazione. Conoscendo però gli scherzi della burocrazia, pare più ragionevole ipotizzare il battesimo entro la fine del 2016. Quando il Torino potrà risolvere una volta per tutte le problematiche relative al campo d’allenamento e della sede.
Foto: Casa Filadelfia: la sede della Fondazione verrà installata davanti al cortile dove ora c’è il cancello
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Serie A Torino, nasce Casa Filadelfia. Primo passo verso lo stadio
Si tratta di due prefabbricati che verranno inaugurati il 4 maggio quando, sul terreno del Filadelfia, si svolgerà l’Evento organizzato proprio dalla Fondazione per far sapere alla gens granata che l’opera di ricostruzione è pronta per partire
 
TORINO - Sta nascendo Casa Filadelfia, ovvero il luogo che ospiterà la sede della Fondazione e grazie alle proprie vetrata permetterà ai tifosi granata di “curiosare”. Si tratta di due prefabbricati che verranno inaugurati il 4 maggio quando, sul terreno del Filadelfia, si svolgerà l’Evento organizzato proprio della Fondazione per far sapere alla gens granata che l’opera di ricostruzione è pronta per partire. Casa Filadelfia verrà installata proprio in via Filadelfia, davanti al cancello che permette di entrare nell’ex cortile del Fila. Intanto nel giro di una settimana verrà definita e firmata la strategica e importante convenzione con la SCR (società di committenza regionale) che dovrà indire la gara d’appalto per il progetto preliminare al quale dovrà seguire un altro bando per il progetto integrato e la relativa assegnazione dei lavori veri e propri. In teoria la posa della prima pietra dovrebbe avvenire tra le fine del 2014 e l’inizio del 2015 con fine e battesimo del nuovo Filadelfia entro la seconda metà del 2016.
http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/torino/2014/04/01-290389/Serie+A+Torino,+nasce+Casa+Filadelfia.+Primo+passo+verso+lo+stadio
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02/04/14 - Ieri sono scattati i lavori per la nascita di Casa Filadelfia


LA FONDAZIONE SI MUOVE
TORINO. Chi, tifoso granata, ieri è passato da via Filadelfia, non ha potuto fare a meno di notare che davanti al grande cancello granata che apre l’accesso all’ex cortile, erano partiti dei lavori. Alt! Non sono quelli per la ricostruzione dello stadio Filadelfia, per quelli bisognerà attendere la fine del 2014, o al massimo l’inizio del 2015. Sono però un segnale del fatto che la Fondazione Filadelfia si sta dando da fare al punto che nel giro di una settimana verrà definita la convenzione con la Scr deputata a redigere e indire il bando di gara per il progetto preliminare del nuovo stadio.
VETRATE PER CURIOSARE Dunque i lavori a cui si faceva riferimento prima sono relativi all’installazione di Casa Filadelfia, ovvero il prefabbricato che rappresenterà la sede della Fondazione. La sua particolarità sarà rappresentata dalle ampie vetrate che permetteranno di “curiosare”. L’inaugurazione di Casa Filadelfia è prevista per il 4 maggio, quando la Fondazione organizzerà un Evento proprio sul campo del Filadelfia con musica che subirà una sospensione a metà pomeriggio in occasione della mesa a Superga in ricordo della tragica scomparsa del Grande Torino.
M.BO
Foto: La struttura sarà installata in via Filadelfia all’altezza del cancello dello stadio