martedì 24 dicembre 2013

20/12/13 - Oggi il primo CdA di Salvadori

All'ordine del giorno, tra le altre cose, anche la ricerca di una sede per la Fondazione. Che possa essere il Fila?

Sarà la prima di Cesare Salvadori, l'insediamento ufficiale dopo la nomina avvenuta martedì. Il rappresentante del Comune in CdA parteciperà quest'oggi alla riunione in qualità di nuovo Presidente: il Comune torna a sedersi in Consiglio di Amministrazione dopo le numerose assenze di Chiabrera e il periodo di vuoto da lui lasciato dopo le dimissioni (senza dimenticare la vicenda Zunino). 
Non sarà affatto un CdA interlocutorio, dato che l'intenzione, dopo la bella notizia di martedì scorso (approvazione del progetto preliminare e primo milione versato dal Comune) è di continuare celermente: all'ordine del giorno anche la ricerca di una sede per la Fondazione. Sede che, la logica e il cuore lo imporrebbero, sarebbe naturale fosse proprio all'interno del Tempio Granata.
  
Ivana Crocifisso
 
http://www.toro.it/press/view/6580
 
_________
 
20/12/2013    
Gallo: "Promessa mantenuta: Fila, strada spianata"
Parla l'assessore dello sport del Comune di Torino: "Mai mancato l'impegno, l'anno scorso progetto non pronto. Ora andiamo avanti"

di Valentino Della Casa - “Abbiamo mantenuto la promessa”. Finalmente parla l'Assessore allo sport Stefano Gallo, dopo il primo milione versato dal Comune alla Fondazione Filadelfia che, di fatto, pone veramente uno sprint importante alla ricostruzione del Tempio, della Casa granata.

Assessore, finalmente. Il Filadelfia è meno un miraggio, ora, per tutti.
Sì, e terrei molto in questo senso a far conciliare un'altra mia iniziativa, che ho proposto proprio ieri, e che va nella direzione di una politica più ad ampio raggio del Comune di Torino nei confronti dello sport: intitolare il Palasport Ruffini a Nelson Mandela, un uomo che ha unito, un uomo che ha creduto nello sport. Il Filadelfia rientra in un quadro di politica dello sport molto più generale, perché lo sport per noi unisce, e il Fila deve essere un luogo di unione e di memoria. La gente andava allo stadio come luogo di diversi strati sociali e diverse idee, di diverse religioni addirittura: tutti andavano lì per stare tifare una squadra e per stare insieme. Ecco, il Filadelfia era questo, e nel nostro obiettivo c'è proprio l'intenzione di permettere che quello che era, lo sia di nuovo.

C'è voluto tanto tempo perché il Comune finalmente erogasse la prima somma, come mai?
I soldi a bilancio ci sono sempre stati, erano stati promessi e noi le promesse le manteniamo: in due anni e mezzo abbiamo fatto dei passi avanti notevoli, molti di più rispetto agli ultimi 14 anni. Il fatto che il Comune abbia mantenuto la parola e abbia erogato il primo milione è sintomo che andiamo verso la direzione voluta: ricreare il luogo della memoria. Lo sport a Torino sta cambiando passo. Io ho voluto creare un acronimo: SPORT è “Sognare, Pianificare, Organizzare, Realizzare, Torino”. E così penso che sia stato per il Filadelfia: si è passati dal sogno, alla fattibilità del progetto.

Erano in molti, però, ad aspettare il primo milione già nel 2012.
Vero, ma non sono stati erogati perché a mio avviso i progetti devono essere preparati per bene, e secondo me lo scorso dicembre ancora il progetto sportivo del Filadelfia non era maturo. Ora lo è, e infatti il Comune ha subito fatto la sua parte.

C'è stato un momento in cui pensava che tutto potesse saltare?
No, dico di no perché siccome l'avevamo promesso, ci siamo impegnati tanto perché andasse in porto. L'importante era creare un giusto livello di fiducia tra istituzioni e tifosi, e sapevamo che non sarebbe stato facile. Screzi? Sì, ci sono stati, ma perché regnava giustamente un po' di scetticismo, dopo tanti anni.

E adesso si aspetta l'impegno del Torino.
Ma non ho nessun dubbio che Cairo contribuirà, prendendo per i prossimi quindici anni in concessione l'affitto dell'impianto. L'impegno da parte sua, che reputo per altro persona squisita, è stato dato, e sicuramente non si tirerà indietro.

Assessore, adesso nei fatti che cosa succederà?
Il Filadelfia ha adesso la strada spianata, e chiaramente mi affiancherò il più possibile al lavoro della Fondazione, che seguirà tutto l'evolversi della vicenda. Si tratta di un organo molto importante, che adesso si è arricchito della figura di Salvadori, ottimo manager e uomo di sport, capace di coniugare entrambe le cose. L'obiettivo ora è quello di portare il discorso a termine nei modi ma soprattutto nei tempi migliori.

E quali potrebbero essere?
Il sogno sarebbe il 2015, quando Torino sarà capitale dello Sport. Mi piacerebbe un'inaugurazione proprio il 4 maggio, avrebbe un grande significato.

Ovviamente, con il contributo del Comune nei prossimi due anni.
Certamente, se i lavori proseguiranno come devono noi manterremo la nostra parola: un milione nel 2014 e il restante milione e mezzo nel 2015, senza alcun intoppo e senza alcun problema. Ripeto, la strada è spianata, il passo è stato compiuto. Posso aggiungere una cosa?

Prego.
Abbiamo rinvenuto un'opera dedicata al Grande Torino, conservata ora presso la GAM: è dell'artista Piero Golia e si intitola “4 maggio 1949... sorridevano”. Raffigura una panchina con i giocatori di quella storica squadra. Verrà installata sul tavolo qui nel mio ufficio, dove ci siamo più volte riuniti per dare una svolta a questa situazione, riuscendoci. È un piccolo atto simbolico, come per dire che la situazione resta per noi centrale, e quell'opera costituirà anche un monito per noi stessi: il discorso non si deve chiudere qui.

Così come il pensiero all'intitolazione dello Stadio Olimpico proprio al “Grande Torino”. Ci sono delle possibilità, in tal senso?
Valuteremo bene tutte le questioni, prenderemo in esame e più avanti decideremo. Ora è ancora presto, a differenza del Fila che finalmente inizia a intravedere la luce. Di questo sono molto orgoglioso, dico davvero. Buon Natale, Filadelfia.
 
 


http://www.toro.it/press/view/6587

Nessun commento:

Posta un commento