venerdì 13 dicembre 2013

13/12/13 - Cairo: «Ribadisco che non lascerò fino alla rinascita del Fila»

«IL CAMMINO VERSO LA RICOSTRUZIONE PROCEDE SPEDITO»
 
PRESIDENTE Cairo, si attendono prossimamente sviluppi in parlamento per legge sugli stadi. Ha mai pensato, qualora dovesse diventare esecutiva, di sfruttare questa opportunità per creare un polo granata. Quindi non soltanto il Filadelfia ma magari anche uno stadio Olimpico che diventi del Torino a tutto tondo e non solamente in affitto?
«Io da sempre sono convinto di una cosa: e cioè che lo stadio granata che dobbiamo realizzare è il Filadelfia, soltanto il Filadelfia. Quella deve essere la nostra casa. Per quanto riguarda le partite abbiamo l’Olimpico in affitto e non ci penso proprio a comprarlo. Per un motivo molto semplice: non è un impianto concepito con criteri fatti per generare ricavi in più. Questo stadio ha un vizio di fondo essendo stato costruito in funzione dell’Olimpiade invernale. Le curve sono troppo lontane dal campo. Posso invece dire che il Filadelfia è molto possibile. E’ stato abbattuto nel 1997 ma da due anni a questa parte c’è stato un forte intento comune tra città, Regione, il mio impegno preso con la Fondazione Mamma Cairo, le associazioni dei tifosi e la spinta anche del vostro giornale affinché la situazione andasse in una certa direzione. Se ora siamo molto vicini al nuovo Filadelfia il merito è di tutti questi soggetti. Io dico che la facciamo. Dissi che prima di lasciare il Torino avrei voluto vedere ricostruito il Filadelfia e lo ribadisco. E aggiungo anche un’altra cosa. Appena incontrerò il sindaco Fassino, che si è speso molto affinché ora ci si trovi davvero a un passo dall’iter che porterà al nuovo Filadelfia, gli chiederò di cambiare il nome dell’Olimpico per farlo rinominare stadio Grande Torino. Del resto il Comune ha atteso a lungo che arrivasse uno sponsor per poter dare il nome all’impianto e nessuno si è fatto vivo. A questo punto mi sembrerebbe un bel gesto decidere di dedicare l’impianto al Grande Torino».

Nessun commento:

Posta un commento