venerdì 6 dicembre 2013

06/12/13 - Varato il bilancio preventivo Ora è tutto in mano al CdF

IL 17 DICEMBRE GIORNATA CHIAVE
 
Approvazione unanime del CdA, entro Natale la Fondazione potrà a tutti gli effetti contare su un progetto definitivo
 
TORINO. In attesa della nomina del nuovo presidente, il CdA della Fondazione Filadelfia si è riunito ieri per approvare il bilancio preventivo di esercizio relativo al 2014. Bilancio approvato all’unanimità, ma questa non è una notizia. Piuttosto sono interessanti i conti usciti fuori dall’incontro: la Fondazione, se tutto andrà come deve andare, si troverà con 7 milioni. Ripartiti in questo modo: 3,5 della Regione tramite mutuo bancario, un milione del Torino Fc dalla Fondazione Mamma Cairo, un milione del Comune che dovrà essere erogato entro la fine del 2013 e quello del 2014, oltre a 500 mila euro ipotizzati dalla raccolta di ulteriori risorse (tramite per esempio dalla vendita dei seggiolini).
IL REGALO DI NATALE Il CdA dunque comincia a fare calcoli, toccherà tuttavia al Collegio dei Fondatori dare la certificazione agli ultimi passaggi burocratici dell’anno solare. Il 17 dicembre è fissato appunto il CdF, a seguire nella stessa giornata si svolgerà il prossimo CdA: in poche ore, insomma, la Fondazione proverà a ottimizzare le tempistiche per portare quanto più possibile avanti la macchina burocratica.
PROGETTO E BILANCIO Il bilancio ratificato ieri finirà appunto sul tavolo del CdF, l’unico organo deputato a darne approvazione definitiva. E ancora più nodale, per quanto correlato, sarà il via libera che trasformerà il progetto da preliminare a definitivo: quando tali passaggi saranno a tutti gli effetti espletati, ecco allora che tornare indietro sarà impossibile. La fiducia, compatibilmente con il disincanto alimentato da anni e anni di sofferenze e illusioni, si sta via via diffondendo anche nell’opinione pubblica granata. E’ evidente che tale ottimismo potrà essere ulteriormente giustificato quando nella casse della Fondazione Filadelfia inizieranno a entrare le liquidità necessarie a muovere i concreti passi avanti verso la ricostruzione. Nel frattempo il lavoro dei vari membri del CdA prosegue, specialmente alla ricerca di nuove forme di sostentamento economico e di valorizzazione che possano permettere alla Fondazione di alzare l’asticella e poter costruire il miglior Filadelfia possibile.
S.L.

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06/12/13 - «Sì, Salvadori è una garanzia»
 
Il mondo della scherma racconta il grande favorito per il posto da presidente nel CdA della Fondazione
Il presidente federale, Scarso: «Grande uomo di sport e manager affermato». Maffei, suo compagno ai Giochi di Monaco 1972: «Tifosi, potete stare tranquilli»
LANZO
 TORINO. Lo sanno praticamente tutti, ma il segreto di pulcinella resta, almeno fino a quando saranno necessari i tempi tecnici per la nomina. Ma l’investitura di Cesare Salvadori  a presidente del CdA della Fondazione Filadelfia è solo una questione di giorni: una formalità, da quanto trapela dalle stanze municipali e non solo. Con buona pace di chi ha presentato la propria nomina (c’era tempo fino a ieri): si sono aggiunti Sabrina Gonzatto , Giulio Graglia , l’annunciato outsider ed ex presidente del CdA Giuseppe Sbriglio , Vittorio Sette. Ma il CdA attende Salvadori, la scelta di alto profilo manageriale che dovrà far dimenticare l’odissea del posto di membro comunale della Fondazione: da Chiabrera  a Zunino , la situazione è stata alquanto tormentata. I tifosi granata conoscono poco l’ex sciabolatore diventato amministratore delegato di importanti aziende. E allora a raccontarlo ci pensano due personaggi di spicco di quello che resta il mondo di Salvadori: la scherma.
QUEL MONDIALE  Il presidente della Federazione, Giorgio Scarso , lo descrive così: «Salvadori è un personaggio di eccellenza per l’Italia e un orgoglio per la scherma. Ha saputo unire una grande carriera nello sport allo studio che lo ha poi condotto a un percorso manageriale luminoso. E’ stato l’organizzatore dei Mondiali del nostro sport a Torino nel 2006: da allora la competizione iridata non è stata più la stessa. Perché Salvadori ha saputo creare l’evento, non solo dal punto di vista mediatico: è un professionista straordinario. Conosce poi molto bene le situazioni di Torino, che è la sua città: se sarà il presidente del CdA della Fondazione Filadelfia sono convinto che potrà dare un contributo decisivo alla ricostruzione. E il mondo della scherma italiana, che io rappresento, non può che essere orgoglioso di avere un esponente così: magari ce ne fossero tanti di Cesare Salvadori! E’ un esempio per i più giovani: si può conciliare una straordinaria avventura da professionista nello sport a un iter scolastico e accademico di altrettanto elevato profilo».
ORI OLIMPICI  A raccontarlo ancor più nel dettaglio, per così dire umano, è Michele Maffei , che con Salvadori ha vinto l’oro olimpico a squadre nella sciabola a Monaco 1972: «Ha chiuso la carriera con il botto, Cesare. Se la meritava quella medaglia: è una persona seria ed è stato un grande campione della scherma. So che ha lavorato in aziende importanti, ricoprendo incarichi ai vertici: farà bene anche in questa nuova avventura. E noi gli daremo una mano, se servirà. Cesare è un emblema di serietà, poi ha esperienza a livello internazionale: molto bravo a fare promozione, il suo lavoro è sempre di grande qualità. Evidentemente se è il favorito per ricoprire il ruolo di presidente della Fondazione è perché il sindaco Fassino  nutre nei suoi confronti estrema fiducia: penso che i tifosi del Torino possano stare tranquilli...».
PASSI AVANTI  Le referenze dell’universo della scherma sono entusiastiche, il curriculum è poderoso, tuttavia il Filadelfia è un’altra storia: chi andrà effettivamente a occupare il posto nel CdA si troverà al volante di una macchina, per quanto piuttosto avviata, da condurre con fermezza e rigore fino alla linea del traguardo. Ovvero la ricostruzione. Il primo CdA con il nuovo presidente sarà presumibilmente nell’anno nuovo, con l’augurio e possibilmente la convinzione che il 2014 rappresenti l’annata di definitiva svolta verso ciò che i tifosi granata aspettano da troppo tempo. Le fondamenta sono state gettate, in attesa che i denari vadano a rimpinguare le casse della Fondazione. I prossimi mesi dovranno portare a concreti passi avanti.
Foto: Tre immagini suggestive del rendering relativo al progetto preliminare per il nuovo Filadelfia

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06/12/2013  
Fila, sette i candidati, ma la partita sembra chiusa
A breve Fassino sceglierà il rappresentante del Comune in Fondazione:ma il favorito rimane Salvadori                                

ll candidato numero uno è l'ex schermidore Cesare Salvadori, come trapelato un paio di giorni fa. Il sindaco Fassino sceglierà il successore di Chiabrera e Zunino quale rappresentante del Comune nella Fondazione Filadelfia andando a pescare da una rosa di sette candidati. Questo il numero di curricula giunti fino a ieri (termine ultimo era proprio il 5 dicembre) all'apposito indirizzo di posta elettronica. Oltre a quello di Salvadori, Bonino e Giacosa si sono aggiunti l'ex Assessore allo Sport Giuseppe Sbriglio, e ancora Sabrina Gonzatto, Giulio Graglia e Vittorio Sette.
Ma la scelta del Sindaco, che prima della nomina sottoporrà ai Capigruppo le candidature segnalando la propria preferenza, sembra destinata a cadere sull'ex atleta, che alla vigilia del prossimo CdA, il 17 dicembre (stessa data dell'importante Collegio dei Fondatori) potrebbe essere investito del nuovo incarico.
 

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