martedì 26 novembre 2013

26/11/13 - Filadelfia, approvate le modifiche dello Statuto


 Questa mattina il Collegio dei Fondatori si è riunito davanti al notaio
 
Sono state approvate le modifiche allo statuto della Fondazione Filadelfia. Questa mattina, davanti al notaio (dopo che l'incontro era stato posticipato dalla scorsa settimana), il Collegio dei Fondatori si è riunito e ha reso ufficiali alcune modifiche, riguardanti la parte destinata all'uso del Torino dell'impianto, già discusse e approvate da tempo al CdA.
Tra gli articolo variati c'è anche il 3 bis che, secondo il testo originale, prevedeva la costruzione di due campi e una sala stampa a norma Uefa. Con le variazioni sarà invece solamente uno dei campi a essere a norma Uefa, il che significa che, a livello teorico, si potrebbe disputare anche partite ufficiali. 
 
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Modifiche statutarie ratificate all'unanimità. E adesso fuori i soldi e dentro le ruspe, che abbiamo già atteso troppi anni!
 
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Filadelfia, modifiche statutarie approvate
Scritto da  Diego Fornero
Il CdF approva all'unanimitá: si avranno un solo campo riscaldato e l'area museale, probabilmente, su Via Giordano Bruno.
E' appena terminata la riunione del Collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia che, di fronte ad un Notaio, ha approvato e ratificato alcune modifiche statutarie importanti. Il progetto sará definitivamente ridimensionato rispetto alle previsioni iniziali ma, se questa puó apparire come una brutta notizia, ció significa anche che, per quanto riguarda la parte di impiantiatica sportiva, ora si puó veramente procedere.
Non troverá spazio su Via Filadelfia, dunque, il Museo del Grande Torino, che dovrebbe, piuttosto, essere ospitato nell'area commerciale di via Giordano Bruno, anche se non é ancora detto che sia proprio la struttura museale ad aggiudicarsi quell'area. Per quanto riguarda la parte sportiva, dovrebbero trovare spazio la foresteria e le sedi dei club granata sotto il corpo principale della tribuna, ma uno solo dei due terreni di gioco, il principale, sará riscaldato e rispetterá appieno la normativa UEFA come dimensioni.
Ora si attende l'erogazione dei finanziamenti da parte dei diversi attori istituzionali coinvolti, prima di tutto il Comune di Torino, che avrebbe messo 3.5 milioni di Euro a bilancio da erogare in tre rate ma il cui contributo non é ancora effettivamente giunto nelle casse della Fondazione.
 
 
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26/11/2013    
Fila, l'Associazione "Tifosi della Curva Maratona" risponde
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato relativo alle modifiche dello Statuto applicate questa mattina
 
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell'Associazione "Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia”, relativo agli sviluppi sul Fila avvenuti quest'oggi
 
"Oggi 26 novembre 2013 l’Associazione “Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia” è stato l’unico soggetto facente parte della Fondazione Stadio Filadelfia a esprimere voto contrario alle modifiche dello Statuto della Fondazione nel testo sottoposto al Collegio dei Fondatori. Dette modifiche sono però state approvate con maggioranza superiore ai 2/3, come consentito dallo Statuto. Nessuna unanimità, quindi. E’ stata una scelta molto sofferta, a lungo meditata ed espressa a malincuore ma con la convinzione di aver interpretato l’interesse della Tifoseria Granata a una degna e trasparente ricostruzione del Filadelfia. Il voto non è stato favorevole per i seguenti motivi:


Perché le modifiche eliminerebbero la clausola di immodificabilità dell’art. 3 bis dello Statuto della Fondazione, cioè di quell’articolo che tra le altre cose impedisce, in sostanza, che possano essere realizzate manovre speculative sul Filadelfia. Il famoso “paletto”, più e più volte sbandierato dinanzi ai tifosi, potrebbe un giorno venire meno.


Perché la risposta alla richiesta di mantenere il “paletto” dell’immodificabilità dell’art. 3 bis è stata del tutto deludente. Secondo la maggior parte dei componenti della Fondazione, sarebbe sufficiente un gentlemen’s agreement. Ora, dopo quasi vent’anni di furberie, inganni e promesse non mantenute, il Tifoso Granata non può ritenersi tutelato da un gentlemen’s agreement!


Perché le modifiche statutarie (volte alla riduzione di alcune parti dell’impianto, con eliminazione, tra l’altro, della foresteria) sono state richieste dal Torino fc per contenere i costi: sono state cioè richieste proprio da quel soggetto che, per bocca del proprio presidente Urbano Cairo, aveva promesso di conferire 3,5 milioni di euro e che successivamente si è rimangiato la propria promessa, riducendo a un solo (per ora ipotetico) milione di euro il conferimento. Modificare lo statuto per ridurre i costi su richiesta di un socio inadempiente alle proprie promesse di conferimento è una presa in giro (e per Urbano Cairo non si tratta di una novità) nei confronti dei Tifosi Granata, che questa Associazione non intende avallare.


Perché le modifiche sono finalizzate (lo si legge anche nella delibera del Consiglio Comunale) ad adeguare lo statuto della Fondazione al progetto realizzato da un pool di architetti. In realtà dovrebbe avvenire l’esatto opposto: è infatti il progetto che dovrebbe adeguarsi allo Statuto!


Perché le modalità di affidamento dell’incarico della progettazione non appaiono integralmente rispondenti alla disciplina del codice dei contratti pubblici che la Fondazione, in quanto “organismo di diritto pubblico”, è tenuta a rispettare. Ciò anche qualora – come è parso di capire - l’affidamento della progettazione dovesse avvenire “sotto soglia” (al di sotto dei 40.000 euro, il che pare comunque sorprendente vista l’entità dell’opera), giacchè anche in quel caso è previsto che debba necessariamente esservi un regolamento interno per gli affidamenti in economia che non risulta essere mai stato approvato. Sul punto, si è da mesi richiesto quantomeno un approfondimento tecnico-giuridico sulla correttezza della procedura, approfondimento che però la Fondazione non ha voluto effettuare.


Perché non è accettabile che il Comune di Torino, il quale già dispone di denari “del Filadelfia” (come più e più volte da tutti ribadito, e ammesso anche dal Comune stesso), subordini il conferimento di tali somme alla modifica dello Statuto e all’approvazione del progetto. I soldi “del Filadelfia” non possono essere tenuti nel cassetto e conferiti a discrezione del Comune di Torino e alle condizioni poste da quest’ultimo: devono essere versati, senza ricatti di sorta.


Al solo fine di evitare strumentalizzazioni da parte del Comune di Torino e del Torino FC, al voto contrario non ha fatto seguito l’ulteriore rifiuto di sottoscrivere lo statuto, decisione quest’ultima che avrebbe impedito al Notaio di rogare l’atto. Un simile rifiuto avrebbe infatti probabilmente consentito ai reali colpevoli di questa situazione di trincerarsi dietro l’alibi della tifoseria per sottrarsi agli impegni assunti, come da costoro minacciato (intimidazione sostanzialmente avallata anche da una parte, pur irrilevante quanto a rappresentatività, delle Associazioni presenti in Fondazione). Pertanto questa Associazione, sorta nel 2011 come espressione degli assetti di Curva di allora, e oggi per lo più isolata nella Fondazione e nell’attuale tifoseria (ad eccezione di alcuni veri e disinteressati Cuori Granata che ancora battono forte), non ha avuto le forze per impedire il disegno in atto.

Quella che è, comunque, una sconfitta, seppur a testa alta, non potrà non condurre a meditate riflessioni sulla permanenza dell’Associazione in Fondazione e sulla sorte dell’Associazione stessa. 


Sia però chiaro a tutti il messaggio che oggi si è inteso mandare: sì al Filadelfia, che vogliamo e pretendiamo; no ai compromessi al ribasso sulla pelle dei Tifosi Granata!
 
Associazione Tifosi della Curva Maratona per lo Stadio Filadelfia.
 
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