martedì 13 agosto 2013

13/08/13 - Non Fila liscia la nomina di Zunino

L'Idv Sbriglio contro la designazione dell'ex manager Fiat al vertice della Fondazione che deve far rinascere lo stadio del Grande Torino. "Nessun coinvolgimento della Sala Rossa" è la critica. Nei giorni scorsi la petizione dei tifosi granata

Dopo le petizioni dei tifosi, ora anche il Consiglio comunale entra a gamba tesa contro il sindaco Piero Fassino, per la designazione a capo della Fondazione Filadelfia dell’ingegnere Alberto Zunino, ex top manager di Fiat, una referenza che negli ambienti granata non appare certo come un elemento che fa curriculum. Certo, individuare un uomo così legato alla famiglia Agnelli e al Lingotto per gestire l’ente che ha il compito di far rinascere la vecchia casa del Grande Torino non è apparsa a nessuno una mossa strategicamente ineccepibile, ma ora c’è chi solleva anche dei profili di legittimità.
 
A scagliarsi contro la designazione del sindaco è il capogruppo Idv Giuseppe Sbriglio (foto) colui che da assessore allo Sport durante l’ultimo mandato di Sergio Chiamparino, diede vita alla Fondazione, uno da sempre legato ai colori granata, capace di creare con la tifoseria un feeling che dura tutt’ora. Nelle pieghe del regolamento nomine approvato dalla Sala Rossa ha scovato una norma che confligge con le modalità utilizzate dal primo cittadino per individuare il successore di Luigi Chiabrera e così ha inviato una missiva al presidente del Consiglio Giovanni Maria Ferraris per chiedere la rimozione di Zunino dall’incarico, stesso obiettivo del Toro Supporters Network che sta raccogliendo le firme contro la designazione. Il regolamento prevede, infatti, che “Almeno dieci giorni prima di procedere alla nomina o designazione il Sindaco invia al Presidente del Consiglio Comunale ed ai Capigruppo una nota ove individua il nome del candidato alla carica prescelto allegando la dichiarazione di disponibilità di quest'ultimo, corredata di curriculum vitae e delle eventuali lettere di referenza”, un passaggio che Fassino avrebbe saltato, omettendo “la statuizione prevista all'art. 5.1 del regolamento comunale sopracitato” afferma Sbriglio in punta di diritto. Chiedendo “formalmente di intervenire al fine di verificare la legittimità dell’atto e se qualora la designazione fosse considerata solamente proposta di designazione le richiedo di convocare la conferenza dei capigruppo per gli incombenti del caso e comunicando alla Fondazione l’illegittimità o  l’inesistenza dell'atto posto in essere dalla Città di Torino”. Un’altra grana per il primo cittadino. 


Pubblicato Lunedì 12 Agosto 2013, ore 18,51

http://www.lospiffero.com/sottoscala/non-fila-liscia-la-nomina-di-zunino-12065.html

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La Stampa
Filadelfia
L'incarico a Zunino fa discutere



http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/imgrs.asp?numart=238QHU&annart=2013&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1&isjpg=S&small=N&usekey=B6FHI&video=0

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Sbriglio mi ha telefonato ieri pomeriggio per dirmi delle presunte irregolarità nella procedura di designazione del rappresentante della Città di Torino nella Fondazione Stadio Filadelfia. Come gli ho detto ieri al telefono, se ritiene che ci siano irregolarità nella procedura, fa bene a segnalarlo. Noi Fondatori, non siamo tenuti a conoscere il regolamento con cui gli enti nominano i loro rappresentanti e quindi in buona fede abbiamo ritenuto che fosse tutto in regola. Mi auguro che la cosa si risolva in fretta e bene, diversamente tutto quello che si sarà ottenuto, sarà stato, di fatto, di rallentare i lavori della Fondazione e quindi di regalare una dilazione di due mesi nel versamento della loro quota a Fassino e Cairo...

http://www.facebook.com/Mecu.Beccaria/posts/10201478347830931

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Zunino-Filadelfia, oltre 1600 le firme contro l'ex dirigente Fiat
Grande successo per la petizione dopo la nomina da parte del sindaco Fassino

Ha superato nel giro di pochissimi giorni oltre 1600 firme la petizione per rimuovere Giuseppe Alberto Zunino dalla carica di rappresentante, all'interno della Fondazione Filadelfia, del Comune di Torino.
Dopo le dimissioni di Chiabrera il sindaco Fassino aveva dato incarico proprio a Zunino, collaboratore della famiglia Agnelli e condannato in passato ad un anno e 10 mesi per corruzione e falso per un caso di condoni edilizi truccati, e proprio per questo non considerato adatto ad una carica in cui si andrà a gestire l'assegnazione di appalti per milioni di euro.

Per tutte le informazioni e per saperne di più, questo è il
link
Scrivi a Redazione
 
http://www.toro.it/press/view/4655
 
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Torino, tifosi a Fassino: “Revochi la nomina di Zunino per lo stadio Filadelfia”
 
Poche settimane fa il sindaco ha nominato l'ex manager Fiat (che negli anni di Tangentopoli patteggiò un anno e 10 mesi) alla guida della fondazione che vigilerà sulla ricostruzione dello stadio. I tifosi lanciano una petizione: "Non è adatto, dovrà gestire appalti per milioni di euro". Il sindaco non rilascia dichiarazioni a ilfattoquotidiano.it
di Elena Ciccarello  29 agosto 2013
Stadio Filadelfia Torino
 
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/29/torino-tifosi-a-fassino-revochi-nomina-di-zunino-per-stadio-filadelfia/694893/
 
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Una faccia da Toro da spendere per il Fila
Leonardo Daga 28 agosto 2013 petizione, Stadio Filadelfia
 
Una scritta alquanto in tema comparsa qualche tempo fa su una pagina FB dedicata al Fila
Una scritta alquanto in tema comparsa qualche tempo fa su una pagina FB dedicata al Fila
 
Qui non si sta contestando un uomo che ha commesso un piccolo reato per necessità. Non ha corrotto qualcuno per fare in modo che la propria azienda si aggiudicasse un appalto per poterne permettere la sopravvivenza, reato molto comune nel contesto italiano in cui le società fanno a gara a chi dà la mazzetta più grossa alla giuria che assegna l’appalto. Qui si tratta della concessione di un terreno per la costruzione di un edificio del valore di 70 miliardi di lire che poi viene rivenduto ad un’ex società dello stato, la SIP (che adesso si chiama Telecom Italia). Reato fatto in favore di una società immobiliare della FIAT, che certo non ha bisogno di ulteriori favori dallo stato, dopo tutti gli aiuti ricevuti che si sono tramutati in fabbriche spostate all’estero e qualità infima delle automobili prodotte.
La persona incaricata di essere il Presidente della Fondazione Filadelfia avrà molti compiti importanti. Oltre ad avere un voto pesante nel CdA, in un CdA che vede già i tifosi poco rappresentati e tutelati, sarà il nostro biglietto da visita verso il mondo esterno, la persona la cui immagine sarà giocata ogni volta che ci sarà un avanzamento dei lavori del Fila. Colui che, cappello in mano, andrà presso le istituzioni a chiedere finanziamenti per ulteriori sviluppi della Fondazione (tra i quali lo stesso Museo) e che magari, qualche banchiere tifoso del Toro dovrà scegliere tra altri progetti per offrire un finanziamento sapendo che sarà riposto in buone mani. Sarà colui che dovrà decidere, insieme agli altri membri, a chi assegnare gli appalti per la costruzione del Fila e a chi assegnare le aree commerciali definendone ulteriormente i criteri di scelta. Sarà colui che definirà come utilizzare gli ulteriori introiti provenienti dal Torino FC e alle aree commerciali, per i quali sarebbe importante avere la massima trasparenza.
C’è chi dice che il fatto che Zunino abbia in precedenza avuto a che fare con l’orbita FIAT e che sia stato processato per corruzione pro-FIAT possa addirittura far gioco. Della serie: per combattere contro la malavita, meglio scegliere un malavitoso. C’è chi dice che bisogna aspettare, non giudicarlo e non fare processi sommari dopo tanti anni, dopotutto si tratta di un reato di molti anni fa. Ma Zunino, dopo il reato per il quale è stato condannato, è stato portato su un palmo di mano dalla società che aveva favorito con il suo reato e che in questi anni non l’ha mai abbandonato. Secondo un criterio di riconoscenza che qui in Italia conosciamo benissimo. Insomma, ha campato di rendita per tanti anni dopo aver salvato il didietro ad un certo Cesare Romiti.
C’è chi aggiunge che è meglio non contestare questa nomina, stare in silenzio per l’ennesima volta e abbassare la testa, altrimenti potremmo perdere altro tempo per l’inizio della ricostruzione. Non facciamoci prendere dal panico. Il comune ha scelto il nome di Zunino in appena 15 giorni, una quisquilia in confronto alla vergogna di 6000 giorni che fino ad ora abbiamo atteso.
Infine: Zunino ha 76 anni. Ferma restando la sua capacità di spendersi il più possibile per la causa alla sua età, è proprio necessario che un uomo che va verso la pensione non se ne stia altrove a godersi pensione e nipoti e debba invece prendere un posto per il quale riceve un compenso dal Comune di Torino? Possibile che non ci siano “giovani” al di sotto dei 70 che possano spendersi il più possibile per adempiere al compito per il quale sono chiamati? La nostra sensazione è che sia stato mandato solo a svolgere il suo compitino, mettere qualche paletto qui, fare qualche foto sorridente lì e sopratutto proteggere l’interesse del comune di Torino che, cosa percepita da pochi, non è il Sindaco di Torino ma tutta la comunità di Torino che è formata in buonissima parte da tifosi del Toro.
Nei primi giorni di Settembre saranno portate le firme alla Fondazione e al Comune. Se volete far arrivare il vostro sdegno per tutto questo, firmate la petizione, ma fatelo solo se siete effettivamente convinti. Niente firme con seconde email. Niente nomi falsi. Mettete il vostro nome, la vostra faccia, per far capire che non siamo tutti disposti ad abbassare per l’ennesima volta il capo.

FirmaxFiladelfia
Clicca qui per firmare la petizione


http://toro-supporters-network.org/una-faccia-da-toro-da-spendere-per-il-fila/

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29/08/2013

Petizione contro Zunino, superate le 2000 firme

Aumenta il dissenso tra i tifosi per la nomina dell'ex dirigente Fiat a rappresentante del Comune all'interno della Fondazione Filadelfia


La petizione contro la nomina di Giuseppe Alberto Zunino, da parte del sindaco Fassino come rappresentante del Comune all'interno della Fondazione Filadelfia, ha superato le 2000 firme.
Zunino, oltre ad aver collaborato per anni con la famiglia Agnelli alla Fiat, in passato era stato condannato ad 1 anno e 10 mesi per corruzione e falso in un caso di condoni edilizi truccati. Per questi motivi, più di 2000 tifosi granata hanno ritenuto che non sia adatto a ricoprire una carica per la quale dovrà gestire l'assegnazione di appalti per diversi milioni di euro.
Per saperne di più e tutte le informazioni, questo è il link.

http://www.toro.it/press/view/4883

sabato 10 agosto 2013

10/08/13 - Cairo: «Il Fila salderà storia e futuro»

Intervista a Urbano Cairo

«Da noi 1 milione e l’onere della gestione: per tantissimi anni, direi sino all’infinito!»
Siamo davvero a un passo dall’inizio della ricostruzione e con quella bella tribuna da 4 mila posti immagino anche qualche amichevole della prima squadra

Ghoulam? E’ diventato una telenovela: vediamo, altrimenti c’è una sorpresa. Ma ad eccezione del terzino il mercato è stato celere e la squadra ha potuto lavorare
 
MARCO BO
ALESSANDRIA. Meno, uguale più. La strana ”consecutio” algebrica sta a dire che, in comunicazione, meno parli e più le parole che dici assumono valore. Proprio perché rare. Ecco la filosofia abbracciata per questa stagione da Urbano Cairo , presidente del Torino. Una scelta dettata non solo dalla volontà di evitare di inflazionare il proprio pensiero, ma anche dalla necessità di dare spazio alle altre attività entrate nella sua galassia, ovvero soprattutto La7, acquistata, e Rcs, di cui ora vanta una quota di poco inferiore al 3%. Ecco che così l’occasione di ieri, per la presentazione del Trofeo Memorial Mamma Cairo riservato alle squadre Primavera, è diventata ancor più intrigante. Anche perché il nome Mamma Cairo è legato alla Fondazione che donerà per conto del TorinoFc un milione di euro al fine di contribuire alla ricostruzione del Filadelfia. E proprio per ieri il sindaco Fassino  aspettava la lettera firmata dal presidente con i relativi impegni legati alla rinascita del glorioso stadio. La lettera non è arrivata ma in Comune sono più che convinti che si tratti solo di un ritardo fisiologico destinato a esaurirsi entro lunedì. Del resto lo stesso Cairo, ieri, invitato a parlare dell’argomento ha evitato strategici dribbling, certificando che il tutto verrà rispettato nella forma e nella sostanza. «Ci siamo visti lunedì con il sindaco Fassino . Abbiamo rimesso a punto quelli che erano gli impegni dei partecipanti alla Fondazione, ovvero il Comune, la Regione e il Torino. Io ho confermato la disponibilità da parte nostra, tramite la Fondazione Mamma Cairo. E’ tutto confermato. Il Torino metterà un milione, la lettera è una assoluta formalità. E’ chiaro il nostro impegno di partecipare con l’investimento oltre alla parte più onerosa, ovvero accollarci con un impegno di lunga durata la gestione dell’impianto dove portare il Torino ad allenarsi con la prima squadra e giocare con la Primavera. Per molti anni e magari per un tempo infinito. Si tratta di una letterina in cui ribadiamo l’impegno, nulla di più. In ogni caso credo non ci sia lettera più vincolante di quanto detto in passato pubblicamente e ora ribadito. Il Filadelfia per il Toro è un campo magico non fosse che è lo stadio dove giocava il Grande Torino e in cui si sono allenati giocatori come Pulici , Sala  e lo stesso nostro Antonio Comi . Tornare ad allenarci al Filadelfia e magari far disputare alla Primavera e gli Allievi le loro partite è per noi un punto di orgoglio. E’ un peccato vedere il Filadelfia adesso così come è. Ma il passato è passato. Ora dopo 16 anni dalla demolizione siamo davvero a un passo dal punto d’arrivo per la ricostruzione. E chissà, magari organizzeremo anche qualche bella amichevole per la prima squadra: del resto lo stadio avrà una bella tribuna da 4 mila posti abbastanza capiente. Sarà il punto di saldatura tra il passato del Torino e il presente. Mia mamma stessa mi incitava a prendere un impegno sotto questo punto di vista. Quando è mancata a fine settembre, poco dopo ho incontrato il sindaco di Torino per annunciargli l’impegno del Torino alla ricostruzione».
LA TELENOVELA Ma avere Cairo a tiro di domanda in questo periodo di mercato e non chiedergli una fotografia della situazione granata sarebbe stato delittuoso. Ecco dunque la sua fotografia su terzino e portiere: «Per quel che riguarda Ghoulam , si può dire che è una telenovela. Del resto nel calcio ce ne vuole una ogni anno. Questa volta siamo stati piuttosto veloci, non abbiamo fatto promesse del tipo “arriveremo in ritiro con il 70 80% del gruppo”, non abbiamo detto niente ma sono stati realizzati la gran parte degli acquisti. Su Ghoulam non voglio dire molto di più. C’è un presidente del Saint Etienne con una vis negoziale importante. Credo che il ragazzo voglia venire da noi. Vediamo se si troverà un punto di incontro. In ogni caso abbiamo pronte delle alternative: sia di giocatori che sono usciti sui giornali e no, magari quindi sorprese dell’ultima ora. Il portiere? Abbiamo Padelli  che ci sta piacendo anche se per il tipo di impegni sinora sostenuti non è stato così torchiato. Ha fatto di più Gomis  in un tempo dove si è ben disimpegnato. Padelli piace in allenamento, anche per la sicurezza che infonde. E’ titolato per avere la maglia numero uno. Gomis possiede un potenziale straordinario, ha grande reattività, è un gatto. Possono essere loro il primo e secondo portiere ma vedremo, siamo attenti a tutto». Del resto non ci si poteva aspettare che comunicasse urbi et orbi un Toro alla ricerca di un estremo difensore. Da sempre far salire il prezzo di chi è in vendita non è certo cosa gradita per chi deve aprire il portafoglio.
PIU’ O MENO FORTE  E a proposito di spese, il patron, disponibile a rispondere a qualsiasi domanda pur ricorrendo a volte al mercatese  per evitare di scoprirsi, si chiude a riccio solo quando gli si chiede se ritiene questo Toro più o meno competitivo dell’anno passato. «No, mi spiace, ma a questo non rispondo. Non voglio giudicare questa campagna acquisti. E’ stata ben gestita dando al mister ciò che si aspettava ad eccezione del terzino sinistro in tempi veloci. Questo ha consentito di lavorare sin da subito in un certo modo. Sarà il campo a giudicare. Alcuni nuovi hanno già dimostrato delle qualità ma il calcio d’agosto non deve trarre in inganno. Diciamo che è un Toro che mi incuriosisce molto per capire che forza ha».
ANNO DIVERTENTE  Scorre invece veloce il pensiero che racconta le sue previsioni sul campionato delle altre e in modo particolare di chi giocherà per il titolo: «La Juventus? Ha un organico importante e rafforzato. Le concorrenti non so se si sono rinforzate. Perchè quando cambi giocatori e guida non puoi mai sapere come va il nuovo mix. Il Napoli ha cambiato molto, vediamo la chimica come reagirà. Il Milan è una buona squadra e qualcosa farà ancora sul mercato. L’Inter ha un allenatore di grandissimo livello, Mazzarri , che entra in una fase societaria evolutiva. Pure qui è difficile giudicare. La Fiorentina ha fatto una campagna importante, altro che outsider. E poi non dimentichiamoci della Lazio e della Roma. Certo la Juve ha vinto due scudetti di fila ma dovrà rinnovare gli stimoli. Mi aspetto un campionato divertente con qualche novità...».
Foto: ALESSANDRIA. Urbano Cairo, 56 anni. In Comune ieri era attesa la lettera di impegno del Toro per il Fila. Dovrebbe arrivare per lunedì (LaPresse) Nel rendering la tribuna che caratterizzerà il nuovo Filadelfia dove si allenerà il Toro Immobile-Larrondo, quante gioie cosi quest’anno?
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La Stampa
 

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Torino, Cairo: "Filadelfia campo magico"

Il presidente granata conferma l'impegno a prendere in gestione lo storico impianto

TORINO CAIRO FILADELFIA / TORINO - Il Filadelfia al Torino: Urbano Cairo conferma la volontà di prendere in gestione lo storico impianto che diventerà campo di allenamento per la prima squadra e ospiterà le partite della Primavera. "Il Filadelfia è un campo magico - le parole di Cairo riportate da 'TuttoSport' - non fosse che è lo stadio dove giocava il Grande Torino e calciatori come Pulici, Sala e il nostro Antonio Comi. È un peccato vedere l'impianto ridotto così, ma ora siamo a un passo dalla ricostruzione". 
B.D.S.

mercoledì 7 agosto 2013

07/08/13 - Petizione "Rimuovere Zunino dalla carica di Presidente del CdA della Fondazione Filadelfia"

Indirizzata a Piero Fassino (Sindaco di Torino)

 
 
Si richiede l'adesione alla petizione affinché Giuseppe Alberto Zunino, neo eletto presidente della Fondazione Filadelfia, rinunci alla carica conferita o venga rimosso dall'incarico, a causa della mancanza delle caratteristiche peculiari che un presidente della Fondazione Filadelfia dovrebbe avere, in quanto l'Ing. Zunino: 
1) A nostro parere non ha le caratteristiche richieste per una tale carica, quali una fedina penale immacolata sopratutto per quanto riguarda i temi che andrà a trattare, essendo stato condannato alla pena di 1 anno e 10 mesi per corruzione e falso per un caso di condoni edilizi truccati (condanna subita nel 1993, durante la carica di Amministratore Delegato di "FIAT investimenti e valorizzazioni immobiliari"), quindi a nostro parere palesemente non adatto ad una carica in cui si andrà a gestire l'assegnazione di appalti per milioni di euro; 
2) A nostro parere non risulta idoneo a soddisfare i requisiti richiesti dallo Statuto della Fondazione Stadio Filadelfia che - all'art. 10, primo comma -  richiede che "I componenti del Consiglio di Amministrazione debbono possedere idonei requisiti di professionalità ed esperienza nei settori nei quali la fondazione opererà"
3) Risulta essere storicamente stretto collaboratore di Cesare Romiti e della famiglia Agnelli, che detiene la maggioranza delle azioni della Juventus FC, quindi in palese conflitto di interessi con l'incarico che lo vedrebbe a curare un valore importante e storico di una società sportiva storicamente concorrente;
4) Non ci risulta - contrariamente a quanto dichiara il Sindaco Piero Fassino - che abbia mai avuto a che fare con il Toro. Non risulta nemmeno, da documenti ufficiali, che abbia mai ricoperto ruoli che riguardano il Calcio;
Si richiede pertanto al Sindaco Fassino di rimuovere dall'incarico l'Ing. Zunino e di designare una persona più adatta a tale importantissimo ruolo, che riesca a soddisfare il requisito di competenza in materia calcistica oltre che di impianti sportivi, una fedina penale pulita e quanto meno non essere storicamente legato da stretta collaborazione con la famiglia proprietaria dell'altra squadra cittadina, già destinataria di una notevole quantità di attenzioni e concessioni da parte del consiglio comunale di Torino.
Dopo aver dovuto subire l'assegnazione di una persona palesemente non idonea all'incarico come il presidente uscente Luigi Chiabrera che ha causato tanti danni e perdite di tempo per la ricostruzione del Filadelfia, non possiamo permettere la designazione di un'altra persona a nostro parere non adatta ai vertici della Fondazione. Siamo sicuri che in Piemonte (o in altre Regioni)  esista una persona degna di tale incarico, tifoso del Toro o almeno non tifoso dell'altra squadra di Torino, che abbia  competenze adeguate a soddisfare quando specificatamente richiesto  dallo Statuto della Fondazione e che possa degnamente rappresentare gli interessi del comune di Torino (e non dimentichiamo, che rappresenti sopratutto gli interessi dei cittadini di Torino trai quali ci sono tantissimi tifosi del Toro) nella Fondazione Filadelfia.
Si chiede ai tifosi del Toro, ai cittadini di Torino e a tutti coloro che sono interessati alla ricostruzione del Filadelfia di firmare questa petizione, convinti che la rimozione dell'Ing. Zunino non comporterà eccessivi ritardi nella ricostruzione dello stadio, essendo il neo eletto presidente stato scelto dopo una selezione durata poco più di una settimana. Vogliamo una persona degna della nostra storia e del simbolo che rappresenta lo stadio Filadelfia per tutti i tifosi del Toro.
Si riporta la documentazione relativa alla persona dell'Ing. Zunino, perché ogni firmatario possa avere uno sguardo d'insieme e decidere in propria coscienza dell'opportunità di aderire alla petizione.
Corriere 1994: Edilizia prime condanne:  http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/19/Edilizia_prime_condanne_co_0_94021911505.shtml
Corriere 1994: I patteggiamenti (con qualche altra informazione):  http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/28/edilizia_scende_patti_co_0_9401287778.shtml
Per verificare quanto è semplice eleggere un nuovo presidente per la Fondazione, qui c'è la documentazione relativa all'avviso di nomina e alla presentazione dei curriculum, gestita in pochissimi giorni.
Avvisi di nomina con tanto di presentazione dei curriculum: http://www.comune.torino.it/servizionline/nomine/user.php?context=avvisi&submitAction=detailsRuoli&id=104&refAvviso=11&ente=Fondazione%20Stadio%20Filadelfia
Avviso di nomina del 25/7/2013: http://www.comune.torino.it/servizionline/nomine/user.php?context=avvisi&submitAction=details&id=11 

http://www.change.org/it/petizioni/piero-fassino-sindaco-di-torino-rimuovere-zunino-dalla-carica-di-presidente-del-cda-della-fondazione-filadelfia?utm_campaign=autopublish&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition

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Fondazione Filadelfia: firme contro il nuovo presidente
 
Torino stadio Filadelfia
07 agosto alle 13:30
 
L'ingegner Zunino è stato eletto appena due giorni fa come nuovo presidente del CdA della Fondazione Filadelfia, eppure è già partita una raccolta firme da consegnare al sindaco Piero Fassino per far rimuovere da questo incarico l'ex dirigente Fiat: l'iniziativa è stata lanciata e promossa da Toro Supporters Network. Ai tifosi granata interessati si chiede l'adesione all'iniziativa 'affinché Giuseppe Alberto Zunino, neo eletto presidente della Fondazione Filadelfia, rinunci alla carica conferita o venga rimosso dall'incarico, a causa della mancanza delle caratteristiche peculiari che un presidente della Fondazione Filadelfia dovrebbe avere'. Vengono poi dettagliate quattro motivazioni che illustrano i motivi per cui Zunino non sarebbe idoneo a ricoprire questa carica. In sintesi, gli vengono contestati rapporti di collaborazione con società legate in modo evidente con la Juventus oltre che la mancanza di una comprovata esperienza e professionalità nei settori in cui dovrà andare ad operare la Fondazione Filadelfia, evidenziando anche una sua condanna ad un anno e dieci mesi risalente al 1993.
Al raggiungimento delle mille firme, il documento verrà consegnato al sindaco Piero Fassino: la raccolta è già partita.

A.S.

http://www.calciomercato.com/news/fondazione-filadelfia-firme-contro-il-nuovo-presidente-372183
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Fassino, un altro schiaffo alla città. Questa volta lo tira alla Fondazione Filadelfia
 
08.08.2013 19:38 di Marina Beccuti

Il sindaco di Torino Piero Fassino, non pago di aver fatto rientrare il pluri inquisito ai tempi del PSI di Craxi, Giusy La Ganga nel suo rimpasto in Giunta di poche settimane fa, questa volta ha fatto addirittura di peggio, nominando Giuseppe Alberto Zunino presidente della Fondazione Filadelfia, al posto di Luigi Chiabrera. Dal curriculum di questo personaggio piuttosto chiacchierato non ne viene fuori una persona adatta a ricoprire questo ruolo, anzi sembra essere l'ennesimo schiaffo alla città, dove questa volta viene colpita in pieno volto la Fondazione Filadelfia e un luogo storico del popolo granata. Già, perchè in piena vicenda Tangentopoli Zunino fu addirittura latitante e arrestato dalla polizia francese a Nizza. All'epoca si trattò di uno scandalo immobiliare che riguardava l'Edilizia privata di Milano e il suo assessorato. Zunino, tra l'altro, era uno dei collaboratori di Cesare Romiti e amministratore delegato della società immobiliare della Fiat, la Fivi. Il suo avvocato era l'ormai defunto Vittorio Chiusano, tanto per rimanere in tema.

Suddetto personaggio fu poi condannato ad un anno e dieci mesi nel 1993, patteggiati, per corruzione e falso per un caso di condoni edilizi truccati.

Secondo lo Statuto della Fondazione Filadelfia i requisiti richiesti, come all'art. 10, primo comma sono: "I componenti del Consiglio di Amministrazione debbono possedere idonei requisiti di professionalità ed esperienza nei settori nei quali la fondazione opererà". Ora, Zunino essendo vicino alla famiglia Agnelli, proprietari della Juventus, pare già essere fuori dalle caratteristiche richieste, entrando in netto contrasto con le finalità della Fondazione, che è nata per la ricostruzione del mitico stadio. Tutto questo, a parte la forte presa in giro, che a dire vergognosa è poco, fa pensare ad altri rallentamenti per arrivare alla posa del primo mattone. Gli altri candidati, al momento segati, erano Sabrina Gonzatto, giornalista e scrittrice di chiara passione granata, come il marito Giulio Graglia, regista Rai. Gli altri due in lista erano Vincenzo Pecunia, dipendente dell'Atc, e Giuseppe Zunino, il prescelto, con quale criterio non si sa.
On line circola anche una petizione che crediamo sia doveroso firmare, per onestà intellettuale, quella che non ha mostrato l'attuale sindaco di Torino, che proviene da quel PC che annoverava un certo Enrico Berlinguer, il quale aveva fatto della questione morale la sua principale battaglia, oggi calpestata dagli stessi figli di quel partito, riciclati negli uffici del potere, dove ne fanno man massa senza un minimo di decenza. Qualche settimana fa Fassino su Twitter si era lamentato degli insulti, ma i suoi comportamenti, inadatti anche a gestire la città stessa, fanno intendere del perchè qualcuno inveisce contro di lui sul social network.
 
Questo il link alla petizione da firmare on line, dove si richiede un passo indietro a chi ha dato la nomina e a chi l'ha ricevuta:

http://www.torinogranata.it/editoriale/fassino-un-altro-schiaffo-alla-citta-questa-volta-lo-tira-alla-fondazione-filadelfia-39646

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Se siete veri tifosi dovete firmare la petizione per rimuovere Zunino da presidente della Fondazione Filadelfia

09.08.2013 17:32 di Marina Beccuti     
 
Io ho firmato e tu? Se vuoi bene al Torino e soprattutto alla sua storia devi fare di tutto perchè il sindaco Piero Fassino revochi la nomina a presidente della Fondazione Filadelfia al pluri inquisito e poi condannato Giuseppe Zunino. Crediamo ancora che la gente abbia dalla sua la protesta, civile, come quella di raccogliere le firme, come andare sotto al Palazzo del Municipio a manifestare contro la scelta fatta dal primo cittadino, che sta usando con l'inganno e l'arroganza i suoi poteri. Ci appelliamo anche al presidente Urbano Cairo che, sicuramente, ha più potere di noi, a intercedere perchè cambi la scelta. E, viste le scelte fatte ultimamente da Fassino, anche in altri ambiti, non solo quelli sportivi, tenendo sempre conto del regalo fatto alla Juve dell'area della Continassa, sarebbe anche il caso che lasciasse lui stesso l'incarico di sindaco, inadatto a rendere vivibile questa città, dove si vive solo di belle intenzioni di facciata, ma nel pratico è un fallimento. Alla Fondazione Filadelfia ci vuole una persona che perlomeno non sia juventina e vicina alla Fiat, indipendente e soprattutto con la fedina penale pulita. Persone al di sopra di ogni sospetto, con la certezza che la scelta è molto ampia.
Firma contro la nomina di Zunino come presidente della Fondazione Filadelfia

http://www.torinogranata.it/mondo-e-storia-granata/se-siete-veri-tifosi-dovete-firmare-la-petizione-per-rimuovere-zunino-da-presidente-della-fondazione-filadelfia-39660

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Petizione contro Zunino: raggiunte più di 600 firme
Ha avuto successo l'iniziativa per rimuovere dall'incarico il neo eletto presidente della Fondazione Filadelfia


"No a Zunino perchè ha la fedina penale sporca: condannato a un anno e 10 mesi per corruzione e falso". "No a Zunino perchè è uno stretto collaboratore della famiglia Agnelli". "No a Zunino perchè, a differenza di quanto dice il sindaco Fassino, non ha mai avuto a che fare con il Toro".
Sono questi alcuni dei punti e dei motivi per cui è stata lanciata questa iniziativa: una petizione per cercare di rimuovere dall'incarico di presidente della Fondazione Filadelfia Giuseppe Alberto Zunino, neo eletto dopo il presidente uscente Luigi Chiabrera. E, per ora, si può dire che questa iniziativa ha riscosso un grandissimo successo. Ad oggi, infatti, sono più di 600 le firme raccolte per questo scopo. 
Per maggiori informazioni, cliccare a questo link.
 
http://www.toro.it/press/view/4615
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Filadelfia, cartellino rosso per Fassino
Pubblicato Sabato 10 Agosto 2013, ore 8,47

Petizione della tifoseria granata al sindaco perché rimuova Zunino dalla presidenza della Fondazione incaricata di ricostruire lo stadio del “Grande Torino”. Troppo affine alla famiglia Agnelli, alla Juve e con trascorsi giudiziari. E poi non è torinista

Annullare la nomina di Alberto Zunino, l’ex top manager del gruppo Fiat che Piero Fassino ha designato qualche giorno fa alla presidenza della Fondazione Filadelfia, che ha come finalità la rinascita del glorioso impianto del Grande Torino. E proprio al sindaco si rivolge la petizione lanciata e promossa da Toro Supporters Network “affinché Giuseppe Alberto Zunino, neo eletto presidente della Fondazione Filadelfia, rinunci alla carica conferita o venga rimosso dall’incarico, a causa della mancanza delle caratteristiche peculiari che un presidente della Fondazione Filadelfia dovrebbe avere”. Vengono poi dettagliate quattro motivazioni che illustrano i motivi per cui Zunino non sarebbe idoneo a ricoprire questa carica. In sintesi, gli vengono contestati rapporti di collaborazione con società legate in modo evidente con la Juventus oltre che la mancanza di una comprovata esperienza e professionalità nei settori in cui dovrà andare ad operare la Fondazione Filadelfia, evidenziando anche una sua condanna ad un anno e dieci mesi risalente al 1993. Inoltre, “non ci risulta - contrariamente a quanto dichiara il Sindaco Piero Fassino - che abbia mai avuto a che fare con il Toro”. “Una personalità torinese riconosciuta, un uomo da sempre legato al Torino calcio e alla sua storia, un manager di provata esperienza. Una guida sicura e autorevole per far decollare il progetto di ricostruzione del Filadelfia”, furono queste, infatti, le parole spese da Fassino verso l’amico Zunino.
 
Da qui l’appello, che al raggiungimento delle mille firme verrà inoltrato al piano nobile di Palazzo Civico, per la rimozione di Zunino, subentrato al patron della Turin Marathon Luigi Chiabrera, altrettanto contestato dalla tifoseria granata. “Si richiede pertanto al Sindaco Fassino di rimuovere dall’incarico l’Ing. Zunino e di designare una persona più adatta a tale importantissimo ruolo, che riesca a soddisfare il requisito di competenza in materia calcistica oltre che di impianti sportivi, una fedina penale pulita e quanto meno non essere storicamente legato da stretta collaborazione con la famiglia proprietaria dell'altra squadra cittadina, già destinataria di una notevole quantità di attenzioni e concessioni da parte del consiglio comunale di Torino. Dopo aver dovuto subire l'assegnazione di una persona palesemente non idonea all'incarico come il presidente uscente Luigi Chiabrera che ha causato tanti danni e perdite di tempo per la ricostruzione del Filadelfia, non possiamo permettere la designazione di un'altra persona a nostro parere non adatta ai vertici della Fondazione. Siamo sicuri che in Piemonte (o in altre Regioni)  esista una persona degna di tale incarico, tifoso del Toro o almeno non tifoso dell'altra squadra di Torino, che abbia  competenze adeguate a soddisfare quando specificatamente richiesto  dallo Statuto della Fondazione e che possa degnamente rappresentare gli interessi del comune di Torino (e non dimentichiamo, che rappresenti soprattutto gli interessi dei cittadini di Torino trai quali ci sono tantissimi tifosi del Toro) nella Fondazione Filadelfia”.

http://www.lospiffero.com/cantina/filadelfia-cartellino-rosso-per-fassino-12035.html

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Domenico Beccaria
Ho avuto un colloquio con Alberto Zunino, designato dalla Città di Torino a rappresentarla nella Fondazione Stadio Filadelfia. Mi ha raccontato che dopo un primo momento di felicità per la nomina, è subentrata l'amarezza per gli attacchi ricevuti da una parte della tifoseria granata. La cosa che più gli ha fatto male, mi diceva, è stata l'accusa, assolutamente gratuita e infondata, di essere bianc...onero, in quanto ex uomo Fiat. Il suo passato aziendale è noto a tutti, mi diceva, ma la vicenda giudiziaria di vent'anni fa, è a tutti gli effetti superata. Ricordo a tutti, garantisti e forcaioli, che pagato il proprio debito con la giustizia, si torna ad essere uguali a tutti gli altri. Per quanto attiene, invece, al suo passato granata, mi ha raccontato che suo padre era nel consiglio di amministrazione del Torino di Ferruccio Novo e che lui è stato nel collegio sindacale del Torino di Pianelli e di Sergio Rossi. Ha avuto per anni l'abbonamento al Toro e tuttora frequenta lo stadio. Suo figlio lo si può trovare in Maratona. A fronte di questo, mi è vi chiedo: è lecito gettare la croce sulle spalle di una persona, prima ancora di averla conosciuta, prima ancora di aver valutato i suoi atti? Se qualcuno si comportasse così con voi, vi farebbe piacere? Lo accettereste? Io no. Chi ha veramente a cuore la ricostruzione del Filadelfia, mediti su questo mio scritto. Chi ha solo voglia di far polemiche a tutti i costi, vada a rompere i coglioni altrove...

http://www.facebook.com/Mecu.Beccaria/posts/10201450790902025


( commento di chi più di una volta ha scritto articoli sul Fila per ToroNews )
 
Diego Fornero Non a caso non abbiamo scritto una mezza riga di polemica a riguardo... Bravo Mecu, come sempre
10 agosto alle ore 13.45 tramite cellulare

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Petizione contro Zunino, oltre 1300 firme

 11.08.2013 11:58 di Marina Beccuti

La petizione presentata da alcuni tifosi granata, che da anni si stanno battendo per la ricostruzione del Filadelfia, per chiedere al sindaco Piero Fassino di allontanare dalla carica di presidente della Fondazione Filadelfia Giuseppe Zunino, è arrivata ad oltre un migliaio di firme, dopo appena pochi giorni dall'inizio dell'iniziativa. Nella serata di sabato le firme erano arrivate ad oltre 1300 ma, sicuramente, strada facendo, ne arriveranno altre. Ovviamente il problema principale è etico, anche se Zunino è tifoso granata. Si può soprassedere sul fatto che ha lavorato per anni a stretto contatto con la famiglia Agnelli, ma non sulla faccenda che è stato inquisito e poi condannato durante Tangentopoli. Sulla moralità la tifoseria granata è sempre stata intransigente e lo sarà anche in questa occasione.

http://www.torinogranata.it/mondo-e-storia-granata/petizione-contro-zunino-oltre-1300-firme-39689
 

31/07/13 - Intervista a Domenico Beccaria sul progetto del Museo al Fila

Per pubblica informazione, rendiamo noto questo scambio di opinioni con Domenico Beccaria, che ricopre il molteplice ruolo di Presidente dell’Associazione Memoria Storica Granata (AMSG) e del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, membro del CdA della Fondazione Filadelfia e rappresentante dell’AMSG nel Collegio dei Fondatori (CdF), sui dei recenti sviluppi che riguardano il CdA del 29 Luglio 2013, in cui Beccaria si è ritenuto soddisfatto dei risultati raggiunti.
Citando le parole rilasciate a Toro.it (link), Beccaria commenta l’approvazione del progetto preliminare integrato che l’area sportiva sia e l’area culturale-aggregativa potranno sorgere su via Giordano Bruno. “A differenza del precedente progetto in cui era prevista solo l’area sportiva e non quella culturale, per la quale il progetto era stato commissionato e pagato da me”, continua il presidente dell’AMSG, ”l’attuale progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione dei due architetti. Sottolineo il fatto che si tratta di un progetto preliminare e non definitivo o esecutivo, quindi, essenzialmente, una linea guida per il bando di concorso definitivo. Sono state approvate inoltre le corrispondenti modifiche allo statuto, in quanto ci saranno due campi di allenamento ma un solo campo riscaldato e un’unica sala stampa. Le modifiche apportate verranno sottoposte al Collegio dei Fondatori che si riunirà il 5 agosto”.
Molte perplessità sono sorte sulla necessità per la gestione del museo di prendere in carico l’intera area commerciale al fine di finanziare il futuro sviluppo del museo, ho pertanto rivolto le domande al diretto interessato.
Il dubbio, strettamente personale, è perché vogliate infilare la gestione del Museo in un tunnel di cui poi vi potreste pentire, visti gli interessi e i soldi che ci saranno in gioco. Al posto vostro avrei trattato la gestione di uno spazio congruo per il museo (i famosi 1300mq o giù di lì) e di un altro piccolo spazio dedicato alla vendita di gadget legata al museo, in cambio di una percentuale (da rimodulare, magari, in funzione degli introiti – ma è facile trovare un compromesso che permetta al museo di vivere in modo degno) sulla biglietteria. Immagino che tu e l’AMSG desideriate un futuro del museo all’altezza delle altre squadre di blasone di tutto il mondo e questo è il pensiero e la speranza condivisa da tutti i tifosi del Toro, anche i più critici. Sono sicuro che ci siano fonti economiche svincolati dalle concessioni commerciali che possano comunque garantire dei buoni introiti per il museo e per farlo crescere di conseguenza. Le mostre a tema concordate con i musei di altre squadre (Benfica, Ajax o altri) credo che potrebbero garantire un afflusso rinnovato nel tempo. Insomma, ne vale veramente la pena sporcare l’immagine tua, del museo e dell’AMSG per andarsi a impelagare in questa avventura commerciale?
Beccaria: Il Museo è una emanazione culturale dell’AMSG, che è una associazione culturale tra tifosi, senza fine di lucro. e così vuole rimanere. semplicemente necessita di fondi per espletare al meglio la sua attività, e questa è la ragione per cui necessitiamo di “andarci a impelagare in questa avventura commerciale”.
Mettendo come premessa la tua buona fede, sulla quale giurano in tantissimi, infilarsi nel tunnel delle concessioni per gli spazi commerciali innanzitutto ti pone in una condizione di conflitto di interesse nel tuo ruolo di membro del CdA, e questo (vedendo il tuo ruolo dall’esterno e dimenticando chi sei e la tua fede per il Toro) dovrebbe essere chiaro anche a te. Non temi questo ruolo?
Beccaria: L’intenzione sarebbe, uso il condizionale perché è una situazione ancora oggetto di studio e valutazioni, di creare una “newco” che si occupi di gestire l’aspetto economico della faccenda, lasciando all’AMSG la gestione culturale, fornendole i supporti economici. Questo consentirebbe di alleviare la pressione dalle spalle dell’AMSG e al tempo stesso di evitare conflitti di interesse. Faccio una considerazione: chi contesta questa idea dice che l’area di via Giordano Bruno deve dare utili alla Fondazione, non al Museo. Ma se su via Giordano Bruno avessimo fatto un centro commerciale, come previsto e accettato da tutti, compreso chi non è d’accordo, ci saremmo preoccupati che gli assegnatari degli spazi commerciali avessero pagato l’affitto regolarmente, dando così legittimi utili alla Fondazione, oppure avremmo voluto verificare i loro bilanci, per vedere se e quanti utili commerciali ottenevano? Di più, se ottenevano utili, avremmo chiesto loro una percentuale? O peggio, se avessero avuto perdite, li avremmo aiutati a coprirle? Direi di no. quindi, perché fare l’opposto nei confronti del Museo? soprattutto in considerazione che il Museo, oltre a essere un motivo di vanto e un biglietto da visita spettacolare per il Toro, con la sua presenza ottiene il duplice vantaggio di evitare la presenza di negozi e al tempo stesso di dare respiro economico alla Fondazione?
Metterti in gioco in questi termini vi costringe a dover trattare la concessione di spazi per un giro di soldi molto grande che vi porterebbe a snaturare la vostra natura di ente senza scopo di lucro come dovrebbe essere un museo, tanto più dedicato ad un tema “sacro” come il Toro e il grande Torino.
Beccaria: L’idea, è di creare delle sinergie gestionali tra Museo/Store/Ristorazione, nulla che non sia già stato fatto in altre parti del mondo. Questo consente di innescare un ciclo positivo, che genera profitti ed evita di creare il millesimo museo che non riuscendo a sostenersi sulle sue gambe, deve vivere di assistenza pubblica. Non voglio questo, visto che il pubblico, nei confronti del Toro, a Torino, non s’è mai dimostrato né benevolo né generoso. Io voglio orgogliosamente vivere del mio, nulla di più.
Sareste gli unici responsabili dell’assegnazione di spazi molto preziosi e in quanto non obbligati a effettuare una gara pubblica di concessione potreste essere soggetti ad enormi pressioni (da parte di chi, credo che lo puoi immaginare, visto che non solo vivi a Torino ma vivi anche le dinamiche del Toro) che potrebbero sporcare non solo la vostra immagine ma anche procurarvi non pochi problemi ad ogni livello.
Beccaria: sicuramente è una idea ambiziosa, non senza rischi. Ma tutto quel che ho fatto, da quasi vent’anni a questa parte, era ambizioso e rischioso. Non mi sono tirato indietro e ho avuto risultati.
Avete già realizzato un piano finanziario per l’esercizio del museo? E’ realmente necessario tutto l’edificio di via Giordano Bruno con i relativi spazi commerciali per permettere al museo di funzionare ad un livello confrontabile con gli altri musei di altre squadre?
Beccaria: sì, abbiamo realizzato un business plan. E’ necessario tutto lo spazio, esattamente come l’abbiamo progettato, per una semplice ragione: negli altri casi, dietro al museo c’è la società, che eventualmente può coprire le perdite e può fare iniziative promozionali squadra/museo. Nel nostro caso, dobbiamo solo far conto sulle nostre forze
A riguardo del “sacrificio” del riscaldamento del secondo campo per avere a disposizione più risorse per costruire la parte di via Giordano Bruno, è stata considerata l’ipotesi di considerarla comunque come una opzione in modo da realizzarla nel caso ci siano i fondi a disposizione? Dopotutto, immagino che il Torino FC versi una quota in funzione di quanto riceve e con un campo riscaldato in meno potrebbe abbassare ulteriormente il suo contributo.
Beccaria: il sacrificio del riscaldamento del secondo campo, non è stato fatto per l’area museale. Era già stato previsto per rimanere negli otto milioni dell’area sportiva. In buona sostanza, tutti i ridimensionamenti fatti nell’area sportiva, sono stati fatti solo per realizzare l’area sportiva. Nessuna mescolanza di causa/effetto tra area sportiva e area culturale/aggregativa.
In un articolo della stampa cartacea (ribadito ulteriormente oggi su Tuttosport – link) ho letto che Cairo sta trattando con il Comune la quota annuale di affitto. Perché è il comune a condurre la trattativa e non lo stesso CdA?
Beccaria: la stampa cartacea ha scritto una minchiata. Cairo può andare a pranzo e cena ogni giorno con Fassino e Gallo, ma la trattativa per il suo canone d’affitto la farà con la Fondazione. punto e basta. Il resto sono chiacchiere messe in giro ad arte dai politici cittadini per darsi un’importanza che non hanno.
(intervista realizzata tramite Messenger di Facebook dal sottoscritto)
Leonardo Daga
 
http://toro-supporters-network.org/intervista-a-domenico-beccaria-sul-progetto-del-museo-al-fila/

Foto : Domenico Beccaria, presidente dell’AMSG e del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata (fonte: toronews.net)
 

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L'immagine riportata all'inizio del pezzo  è stata volutamente eliminata da questo post dopo aver letto sul gruppo su Facebook  Rivogliamo lo Stadio Filadelfia   il commento del fotografo ( che presumibilmente per passione, non essendo giornalista, scrive anche articoli su ToroNews ) :
 
" Diego Fornero Leonardo Daga fra l'altro... Sbaglio o la foto utilizzata per questo tuo articolo é mia? (concessa in licenza unicamente alla testata da voi tanto vituperata?) se venissi menzionato non soltanto per essere criticato ma anche ogni tanto perché mi si chieda il permesso di utilizzare il mio lavoro... Mi farebbe molto piacere! http://toro-supporters-network.org/intervista-a-domenico-beccaria-sul-progetto-del-museo-al-fila/ "
 
nonostante la foto fosse marchiata direttamente dal proprietario e Leonardo Daga avesse invece citato ulteriormente la fonte sotto la foto!

martedì 6 agosto 2013

06/08/13 - Filadelfia: passi da gigante

Fassino ha ricevuto Cairo, che entro venerdì invierà un impegno scritto del Torino

Dal club un milione, oltre all’onere dei costi di gestione e manutenzione per i prossimi 15 anni. Zunino nuovo presidente del CdA della Fondazione
MARCO BO
STEFANO LANZO
TORINO. Dopo alcuni rinvii dettati dagli impegni di Urbano Cairo  che ha vissuto una delle estati più calde della sua carriera da imprenditore - La 7 e la quota in Rcs... - ieri si è svolto l’incontro nell’ufficio del sindaco tra Piero Fassino  e il presidente del Torino. Al vertice hanno presenziato l’assessore allo sport del Comune Stefano Gallo  e Giuseppe Ferrauto , braccio destro del patron torinista e sempre in prima linea nelle vicende legate agli stadi. L’incontro ha visto una condivisione generale delle parti sulla ricostruzione del Filadelfia che diventerà il centro in cui si allenerà il Torino inteso come prima squadra e Primavera. Accogliendo una richiesta del primo cittadino, Cairo invierà entro fine settimana una lettera in cui il Torino si impegnerà a versare il milione promesso, assumersi i costi di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria per una durata di 15 anni. Con questo impegno toccherà poi al Comune deliberare l’uscita dalle proprie casse dei 3.5 milioni previsti. Altrettanto farà la Regione con la formula della fideiussione a copertura del mutuo che si dovrà accendere. Una giornata quindi straordinariamente importante quella di ieri in cui la ricostruzione del Filadelfia ha registrato passi da gigante.
ECCO ZUNINO  Passi da gigante perché oltre a quanto appena scritto, la Fondazione Filadelfia ha registrato altre importanti novità. Ieri si è provveduto alla nomina del sostituto di Luigi Chiabrera , dimessosi da presidente del CdA. Il suo posto è stato preso da Giuseppe Alberto Zunino , ex presidente del Museo dell’Auto di Torino. Viene così colmata la lacuna che impediva al Comune, formalmente, di essere presente nei Cda. In realtà grazie all’opera di Stefano Gallo, assessore allo sport del Comune, i lavori sono stati seguiti passo passo con un ritmo tale che porterà il prossimo Consiglio dei Fondatori a licenziare il progetto definitivo nella prossima riunione prevista per settembre dopo che proprio gli uffici comunali avranno recepito le varianti che sono state apportare allo Statuto: non entrambi i campi regolamentari ma uno solo e una sala stampa light, senza licenza Uefa. Ieri è stato peraltro varato e approvato il bilancio, considerando il progetto preliminare al quale dovrà essere dato l’ok da parte del prossimo Collegio dei Fondatori.
LA REGIONE C’E’  Nel frattempo la Regione Piemonte ha precisato con una lettera ufficiale che il proprio impegno economico per la rinascita del Filadelfia sarà di circa 4.125.000 euro per cui la quota capitale garantita per la ricostruzione sarà di 3.5 milioni. Una buona notizia, che evita così tra l’altro agli architetti di rivedere al ribasso il progetto già licenziato dal CdA della Fondazione.
Foto: Ecco come sarà il nuovo Filadelfia: l’ingresso principale Nel rendering un’immagine del campo principale con gli spalti
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Un impianto da 8 milioni
Il bando per la costruzione del nuovo Filadelfia dovrebbe essere indetto al più tardi entro dicembre. Il progetto per la costruzione della parte sportiva ha una copertura di 8 milioni di euro (3.5 il Comune, 3.5 la Regione, 1 il Torino Fc tramite la Fondazione Mamma Cairo). Per il lotto riguardante il lato via Giordano Bruno per l’area museale si è ancora in attesa di finanziamenti e sponsor.
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La Stampa
Filadelfia, c'è un nuovo presidente
Cairo prende impegni per la gestione
Nominato Zunino
Il patron del Toro promette un atto formale entro venerdì


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L’arroganza dei potenti

Zunino, alla destra di Chiamparino, durante la presentazione del museo dell'auto (Foto: Comune di Torino)
Zunino, nell’immagine a destra di Chiamparino, durante la presentazione del museo dell’auto
(Foto: Comune di Torino)
Fondazione Filadelfia, riunione del Collegio dei Fondatori finita. E’ stata ratificata la scelta del comune sul nuovo presidente del CdA (con l’unica astenzione del Comitato Dignità Granata), per l’ennesima volta eletto da un sindaco prepotente a sfregio del ruolo che l’eletto deve occupare. Ci ha provato con Chiabrera, che notoriamente non ha mai capito un fico secco di calcio e non ha mai tifato Toro, che ha puntualmente infilato bastoni tra le ruote nel progresso della Fondazione Filadelfia, inventandosi persino una richiesta di riconoscimento giuridico che non era in realtà mai stato effettuata, falsità smascherata grazie all’intervento di una tifosa del Toro che ha svelato l’inganno solo in forza della sua caparbietà. Poi, dopo aver puntualmente boicottato il consiglio, Chiabrera scompare presentando mesi fa dimissioni che sono state ratificate solo qualche giorno fa (forse in timore di quello che sarebbe potuto essere il suo successore).
E il successore, che tanto fa venire in mente la storia in cui si vedeva alla morte del regnante un solo napoletano gridare “Viva il Re” per paura di quello che sarebbe venuto dopo (“suo nonno era un fetente, suo padre peggio e l’ultimo Re peggio di tutti, non voglio sapere cosa sarà il prossimo”) è un tale Giuseppe Alberto Zunino, il cui nome all’apparenza non evoca niente, ma non per Internet. Basta mettere il suo nome e scorrere qualche risultato per avere un resoconto completo. Sicuramente non ha un’accidente di niente a che fare con il Torino inteso come squadra di calcio, almeno a livello istituzionale. Una ricerca approfondita in tal senso non ha dato risultati, sicuramente doveva conoscere un tale Attilio Romero, ma non è cosa da citare in un curriculum per ingraziarsi i tifosi del Toro.
Quindi, per quanto risulta, non ha mai avuto a che fare con il calcio o almeno con il Toro, il che lo fa già una persona inadatta per sedere su quella sedia e parlare in modo competente. Poi, risulta anche che non tifi il Toro, e questo è l’ennesimo dispetto che ci fa la nostra simpatica amministrazione comunale. Quindi, è un dannato ex-manager FIAT, tanto legato alla famigghia da fare scudo con il suo petto delle porcate combinate dalla famiglia per comprare e smantellare una fabbrica e rivendere il palazzo costruito al suo posto (alla SIP, un pezzo dello stato) realizzando guadagni per la famigliola proprietaria della FIAT nell’ordine delle molte decine di milioni di euro. Ovviamente, per fare questo sono state necessarie delle piccole corruzioni, roba che era di routine in quel periodo e che venne fuori insieme al bubbone di Tangentopoli nel 1993.
Tanto valoroso nel difendere i suoi datori di lavoro che si è rifugiato in un hotel a cinque stelle di Nizza per evitare l’arresto (continuamente in contatto con la Fiat tramite un’automobile che faceva da spola tra Torino e Nizza – e per questo rintracciato dall’Interpol), ma è stato ben remunerato dalle amministrazioni successive, visto che ha ricoperto cariche come Direttore del Museo Storico dell’Auto, Amministratore delegato della Sestrieres SpA (società del gruppo Fiat proprietaria dei relativi impianti sciistici) e contemporaneamente (in palese conflitto di interesse) dirigente del Comitato promotore di Torino 2006 (stai a vedere che avrà consigliato Sestrieres e gli impianti della Fiat per l’Olimpiade?).
Fatto salvo che finché qualcuno non è processato e giudicato colpevole, dovrebbe valere la presunzione di innocenza (ma il soggetto in esame è stato condannato a 1 anno e 10 mesi: provate voi a fare impicci per qualche milione di euro e vedete che pena rimediate) e che dopo una condanna abbia anche il diritto di tornare alla vita civile, mi chiedo: cosa diavolo frulla nel cervello del veggente Fassino quando decide chi mettere a capo della Fondazione? E’ sadismo nei confronti dei tifosi del Toro che il sindaco, quasi per scherno, continua a chiamare “Torino Calcio”? Pura volontà di essere proni ad un potere che lo comanda a bacchetta fino al punto di scegliere sempre la persona sbagliata al momento sbagliato? Desiderio di essere al centro dell’attenzione, anche se degli accidenti di mezza tifoseria del Toro (come disse Oscar Wilde, “bene o male l’importante è che se ne parli”)?
Così Giuseppe Alberto Zunino è classificato da Fassino: “Una personalità torinese riconosciuta, un uomo da sempre legato al Torino calcio e alla sua storia, un manager di provata esperienza. Una guida sicura e autorevole per far decollare il progetto di ricostruzione del Filadelfia”. Sicuramente autorevole in termini di corruzione e falso per uno scandalo immobiliare, un tema sicuramente attuale vista la scandalosa concessione della Continassa agli amici (di Fassino) bianconeri. Sicuramente una personalità ottima vista la sua competenza per non far bloccare definitivamente il progetto di ricostruzione del Fila, magari per uno scandalo conseguente un appalto truccato. Oculato le Monsier Fassino, non vorremo mica spendere 3,5 milioni di euro senza mettere delle persone che siano in grado di gestire in modo pulito tutta la macchina degli appalti che ne verrà fuori? La competenza in materia di corruzione Zunino ce l’ha, forse è stato scelto per questo.
La sua nomina, scelta tra quattro curriculum scritti a penna con una calligrafia a metà tra quella di un medico che prescrive medicinali e quella insicura di un analfabeta, con citazioni di esperienze passate al limite del ridicolo (“ho ricoperto cariche di presidente e AD in molte società e in vari settori” non specificando quali), è sicuramente frutto di una ricerca spasmodica di un candidato di un certo lustro (alcune voci parlano addirittura di Romero – fate voi) visto che, nonostante Chiabrera fosse dimissionario da mesi, l’avviso è stato emesso 25/7 con scadenza 2/8. Curriculum stringati, poche parole e anche alcuni scarabocchi per correggere degli errori (per una carica onorifica che i tifosi del Toro farebbero a botte per potersene fregiare) come se la candidatura fosse un puro pro-forma (come è in realtà), un modo per rifarsi una verginità.
Ma il Filadelfia non ti fa tornare vergine, lo sanno tutti i tifosi del Toro. Si prega Zunino di chiedere ad un tale Chiabrera per informazioni.
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Articolo della repubblica, 23 Maggio 1993, in piena Tangentopoli:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/05/23/manager-fiat-preso-dall-interpol.html
Avvisi di nomina con tanto di presentazione dei curriculum:
http://www.comune.torino.it/servizionline/nomine/user.php?context=avvisi&submitAction=detailsRuoli&id=104&refAvviso=11&ente=Fondazione%20Stadio%20Filadelfia
Avviso di nomina del 25/7/2013:
http://www.comune.torino.it/servizionline/nomine/user.php?context=avvisi&submitAction=details&id=11
Corriere 1994: Edilizia prime condanne:
http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/19/Edilizia_prime_condanne_co_0_94021911505.shtml
Corriere 1994: I patteggiamenti (ci sono dettagli sull’operato di Zunino):
http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/28/edilizia_scende_patti_co_0_9401287778.shtml
No Olimpiadi: il resoconto dei conflitti di interesse a Torino 2006:
http://nolimpiadi.8m.com/accentramento.html

Si ringraziano i partecipanti al Forum su ForzaToro.net ( http://www.forzatoro.net/forum ) che hanno condiviso le informazioni. Si ringraziano inoltre i partecipanti al gruppo Facebook “Rivogliamo lo Stadio Filadelfia” ( http://www.facebook.com/groups/7134107395/ ) per i riferimenti agli articoli.
 
Leonardo Daga

http://toro-supporters-network.org/larroganza-dei-potenti/