sabato 9 febbraio 2013

09/02/13 - «E ora ricostruite il Filadelfia!»

PULICI CON DON ALDO RABINO IN LIBRERIA
 
 ELISA GENESIO
TORINO. «Non ci sarà mai il vero Toro finché non ci sarà il Filadelfia». Don Aldo Rabino, padre spirituale del Torino, lo ripete più volte con la voce chiara e decisa durante la presentazione del libro “Il mio Toro. La mia missione” scritto insieme al giornalista Beppe Gandolfo, già alla terza edizione, il cui ricavato andrà in beneficenza. L’appuntamento era alle 18, ma già alle 17 moltissime persone affollavano il piccolo spazio messo a disposizione dalla libreria “La Feltrinelli” a Torino: tutti con una copia del libro in mano, coloravano la saletta gremita con sciarpe e felpe granata, e muniti di macchina fotografica attendevano di immortalare lui, l’idolo incontrastato dei tifosi del Toro, Paolo Pulici, intervenuto alla presentazione del libro di cui ha scritto l’introduzione. «Don Aldo è una persona speciale - assicura Pupi - è stata ed è ancora una figura importante, capace di starti vicino anche e soprattutto nei momenti difficili, come solo gli amici più fidati sanno fare».
«BIANCHI E’ DA TORO» Anche Pulici è fermo nel ricordare l’importanza che il tempio granata del Fila ha avuto per lui e per generazioni di calciatori del Toro: «Il Fila non erano i muri, ma le persone che c’erano dentro, i tanti tifosi con cui ti fermavi a chiacchierare e che ti caricavano quando eri in campo; era il rapporto che c’era tra i giocatori di tutte le categorie, dalla prima squadra ai più piccoli: i campioni chiedevano a te ragazzino come ti chiamavi e ti facevano sentire importante, in questo modo si creava un legame. Oggi l’unico che ragiona da Toro è Bianchi, e con lui Ogbonna, cresciuto nelle giovanili. Capire cos’è il Toro è importante per poter creare il gruppo, perché è nello spogliatoio che si vincono le partite. Ma non tutti hanno il carisma per essere leader: Bianchi ce l’ha».

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