domenica 30 dicembre 2012

30/12/12 - Nuovo Filadelfia i nodi da sciogliere

Verso il prossimo cda
MARCO BONETTO

TORINO. «Ora è determinante non perdere tempo. Già nella prossima riunione del CdA della Fondazione Filadelfia sarà fondamentale stilare un preciso cronoprogramma, cominciando a pianificare il lancio entro la fine di febbraio del bando internazionale per la progettazione e la costruzione del centro sportivo», preannuncia Gianluca Vignale, vicepresidente della Fondazione e consigliere di maggioranza nella Regione Piemonte. Le parole di Vignale portano a galla uno dei primi nodi da risolvere il 21 gennaio, quando si riuniranno i vertici della Fondazione, deputata a promuovere la riqualificazione della storica area. Una puntuale programmazione temporale non è più differibile, a maggior ragione ora che è diventata realtà anche la legge regionale che destina 3,5 milioni al Fila. «Nel CdA non sono affatto l’unico a pensarla così - dice Vignale -, ma sarà importante trovare un’identità di vedute anche sul tipo di bando». In questo momento la Fondazione ha in mano un progetto preliminare per il Fila che prevede una spesa tra 8 e 10 milioni. La maggioranza nel CdA sta pianificando il lancio di un bando unico per la progettazione definitiva e la costruzione dell’impianto sportivo (invece di due bandi distinti, in sequenza), così da risparmiare tempo e risorse, riducendo anche i problemi burocratici e al contrario ricavando maggiori garanzie quanto alla fine dei lavori entro la data prevista. Il cronoprogramma in discussione prevede per il 2013 il bando internazionale, che come detto con ogni probabilità sarà unico; per il 2014 i lavori; per la primavera del 2015 l’inaugurazione del centro sportivo. Un altro nodo da risolvere riguarda l’area commerciale, per ora scorporata nel progetto preliminare: 2 mila metri quadrati su via Bruno, che possono diventare 4 mila spalmati su 2 livelli in superficie, più altrettanti sottoterra sempre su 2 piani per la realizzazione di parcheggi. Al vaglio la possibilità che il museo del Torino venga spostato dai locali interni al quadrilatero (ipotesi originaria: ma gli spazi sono insufficienti) all’area su via Bruno, più ampia. Dove troverebbero spazio anche i negozi granata per la biglietteria e il merchandising, nonché locali per la ristorazione (con vendita del parcheggi sotterranei per trovare altre risorse).

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