martedì 13 novembre 2012

13/11/12 - Lettera a Specchio dei Tempi: «Abbandoniamo il progetto Filadelfia, tifiamo per la gente!»

Un lettore scrive: 
«Leggo dei tentativi di accelerare il progetto dell’impianto Filadelfia, glorioso ma irrealizzabile per mancanza di quattrini (almeno è il mio pensiero). Oggi soprattutto mi sembra assolutamente fuori di ogni logica realistica: occorrono da 8 a 10 milioni ed è stima molto benevola perché lo scorso anno si scriveva di 15/20, comunque oggi abbiamo il presidente Cairo che mette 1 milione e gli altri? Il Comune (il più indebitato pro capite d’Italia) ne assicura 3, la Regione (i cattivi scrivono in fallimento!) darebbe fideiussioni per altri 3 con un costo di 250.000 / anno. Tutti i santi giorni accertiamo qualche debolezza nei vari settori dalla sanità, anziani, scuola ed è un elenco lungo e doloroso e quindi apprendere che la Regione ed il Comune intervengono mi sembra oggi una follia! L’orgoglio granata, l’amore per una squadra che è nei nostri cuori, tutto bene si deve fare una considerazione piatta piatta che non ci sono soldi e quei pochi DEVONO essere utilizzati al meglio: non per il Filadelfia! Tifiamo per la gente!».


LUCIANO CANTALUPPI
 
Commenti alla lettera:
Scritto da
Vittorio Bertola
 il  13/11/2012   ore  07:57
 Il fatto che La Stampa pubblichi l'ennesima lettera contro il progetto Filadelfia nel giorno in cui il Comune ha appena fatto un grosso regalo alla Juventus è triste... ma vediamo di ragionare al di là del tifo.
 Nell'operazione Filadelfia, la Città non "aiuta il Toro" per il semplice fatto che il nuovo impianto resterà di proprietà pubblica, il Toro al massimo sarà uno dei suoi utenti e lo affitterà a prezzi di mercato. La Città dunque non svende le aree a un privato, ci costruisce sopra un impianto sportivo (non uno stadio) che potrà essere utilizzato innanzi tutto dal quartiere. I soldi che la Città mette nell'operazione sono soldi non di origine pubblica (non dalle nostre tasse) ma provengono dagli oneri di urbanizzazione pagati dai privati che hanno costruito grazie alle cubature generate dall'area, es. l'ipermercato Bennet di via Taggia e alcune palazzine residenziali; sono soldi che per legge vengono pagati esattamente per costruire servizi pubblici nell'area (un centro sportivo pubblico è un servizio pubblico esattamente come una scuola o un parcheggio). Proprio perché sono oneri di urbanizzazione, non possono essere così facilmente presi e dedicati ad altro, tantomeno a spesa corrente (es. servizi o assistenza).
 In compenso, il progetto approvato ieri a favore della Juventus (in sé altrettanto meritorio, si tratta di riqualificare un'area semiabbandonata e degradata) prevede di vendere alla stessa delle aree pubbliche per 99 anni al prezzo ridicolo di 0,58 €/mq/anno, tra l'altro per farci non solo un centro sportivo (però chiuso e ad uso privato) ma attività commerciali (albergo, cinema, negozi, palazzi) decisamente più lucrose. Anche qui, io non avrei espresso contrarietà al progetto se, molto semplicemente, il prezzo pagato dalla Juventus (o da qualsiasi altro privato avesse proposto una operazione del genere) fosse stato congruo e corrispondente al valore delle aree. La cifra è talmente scandalosamente bassa che persino nella maggioranza ci sono state persone che si sono dissociate e hanno votato contro... Bastava fargli pagare i terreni una cifra giusta e io sarei stato a favore esattamente come nel caso del Filadelfia.
 Avrei preferito che La Stampa riportasse in entrambi i casi le cose come stanno, ma evidentemente è più facile metterla sul piano del tifo e criticare il progetto del Toro magnificando quello della Juve.

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Luca VIE
 il  13/11/2012   ore  08:02
 Signor Cantaluppi, credo che si sia deciso di aiutare un minimo lo sviluppo sportivo e l'attrattività turistica delle due squadre principali di calcio di Torino. E' curioso che ci siano sempre lettere su SdT contro la ristrutturazione del Filadelfia, che rappresenta una pagina gloriosa della storia cittadina, ma che commenti e domande sulle vicende urbanistiche legate allo Stadium si leggano di solito su altre testate, lontano dalla Mole. Lei crede, signor Cantaluppi (se si chiama davvero cosí), che costruire e distruggere il delle Alpi in meno di venti anni sia da considerarsi un'operazione di oculata gestione della cosa pubblica? E allora non guardiamo la famosa pagliuzza quando ci sono tali travi...
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MD
 il  13/11/2012   ore  08:36
 Dopo la notizia del regalo che è stato fatto alla Juventus, con la possibilià di costruire Vallette 2 per un tozzo di pane ecco spuntare la solita lettera contro la ricostruzione del Filadefia. Forse si spera che passi sotto silenzio che parte dell'accordoi è per costruire delle palazzine che si affacciano si corso Ferrara e che si vuole eliminare la costruenda pista di Kart nella ex-arena Rock, costata cinque milioni di euro e mai usata per costruire un inutile cinema multisala.
 I soldi del COmune non sono un gentile regalo, ma sono oneri di urbanizzazione che devono essere utilizzati per impianti sportivi.
Lo stado non sara del Torino Calcio, ma di una fondazione e sarà utilizzabile oltre che per gli allenamenti della prima squadra, anche per quelli della primavera e per l'uso dilettantistico. Non palazzine e cinema multisala.
 I soldi per tutte le infrastrutture per un nuovo pezzo delle Vallette chi ce li mette? Certo: non costruiamo un campo sportivo a Santa Rita ed i soldi li troviamo! Io abitassi in via San Marino o corso Sebastopoli non sarei per nulla contento....
 Ma si cerca sempre di dire che quei soldi dovrebbero servire per altro.

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plaunad
 il  13/11/2012   ore  09:26
 Il solito anti torinista torna alla carica contro la ricostruzione del Filadelfia. Non so se questo signore era nato e/o vivente a Torino negli anni del Grande Torino, ma pare proprio di no. Quella non era solo una squadra di calcio ma il simbolo della rinsacita dell'Italia dopo il disastr della guerra. Ricostruirne il mitico stadio sarebbe non solo un omaggio dovuto ma un esempio ed uno sprone a superare questo momento altrettanto difficile. Di sprechi il Comune ne fa tanti (es. le pseudo luci di pseudo artista), questo non lo sarebbe.
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rccs
 il  13/11/2012   ore  09:30
 e via a svendere Torino per pochi spicci! Per 58 cent al metro quadro (!) l'area della continassa lasciata al cemento e alla speculazione. E non si dica che Torino ci guadagna, perchè con le opere di urbanizzazione a carico del comune, a malapena ci va in pari!. Torino: il "sacco della città" 2.0.
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Della serie... a volte ritornano!  :-\
 

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