mercoledì 14 novembre 2012

13/11/12 - Filadelfia: sulle attività commerciali si gioca un'importante partita

Non è ancora certo il trasferimento del Museo, e se le attività commerciali fossero del tutto estranee?
Circa la 'questione Filadelfia' abbiamo già affrontato la problematica del budget, sensibilmente ridotto rispetto alle aspettative iniziali ed assestato, ormai, su circa otto milioni di Euro, ma c'è un altro aspetto da non sottovalutare che andrà definito quanto prima: quello relativo all'assegnazione ed alla gestione degli spazi commerciali.
La Fondazione Filadelfia, infatti, non ha ancora raggiunto una decisione definitiva su quelli che saranno i circa 4.000 mq di spazi circostanti l'impianto, che dovrebbero assegnati ad attività commerciali, per un costo stimato di circa sei milioni di Euro: non è detto, infatti, che queste siano necessariamente attività 'tematiche', dunque ricollegate alla storia granata, e questa eventualità sta già facendo storcere il naso ad alcuni. Se il progetto originario prevedeva di edificare contestualmente l'intero complesso, non solo la parte sportiva, si finirà probabilmente per devolvere l'onere della costruzione dell'area a terzi, cedendone i costi ma anche i benefici.
In effetti, sarebbe pienamente consono allo spirito dell'opera il collocamento di attività quali uno Store ufficiale della Società, con annessi e connessi, oltre al Museo della Memoria Storica Granata, ma al momento questa eventualità non è affatto la più probabile. Il Presidente del Museo del Grande Torino, attualmente con sede a Grugliasco, Domenico Beccaria, ha più volte chiarito come, ad oggi, benché vi siano a disposizione della sua Associazione fondi sufficienti per un trasferimento, non è ancora stata definita la questione. Si tratterebbe, peraltro, di spazi a tutti gli effetti ritenuti commerciali, poiché comprensivi di attività quali caffetteria e booksho, fondamentali per un Museo moderno. Beccaria sta tentando il tutto per tutto perché ciò che avvenga, ma il rischio che intervenga prima la speculazione di qualche privato totalmente estraneo al mondo granata è, purtroppo, concreto ed apprezzabile.
Intanto, il prossimo 3 dicembre i membri del CdA della Fondazione hanno appuntamento dal Notaio per il riconoscimento: presupposto fondamentale perché venga riconosciuta alla stessa piena autonomia giuridica e possa incominciare a manovrare effettivamente del denaro. Ad oggi, infatti, i membri stanno tuttora risponendo in solido, col proprio patrimonio personale, delle attività economiche della Fondazione che dovrà ricostruire lo storico impianto.
Si tratta di un altro piccolo passo in avanti, ma comunque si procede: ai tifosi granata servirà ancora molta pazienza.

Diego Fornero (Twitter: @diegofornero)

http://www.toronews.net/?action=article&ID=30394

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