mercoledì 7 novembre 2012

07/11/12 - Filadelfia, e adesso?

Speciale Filadelfia, parte 2 /
Si aspettano ancora i soldi pubblici. Molto da definire.
La Fondazione: "Ottimo, ma dobbiamo approfondire"
di Valentino Della Casa

– E dopo il milione di euro garantiti da Cairo ieri, che cosa succederà? Quali saranno i prossimi passi per la ricostruzione del Filadelfia? La notizia dell'incontro tra il presidente del Toro e il sindaco della città di Torino, Fassino, di ieri ha scosso l'ambiente granata, in attesa però di capire quali saranno i prossimi passi per arrivare alla tanto agognata apertura del cantiere. Per meglio capirlo, ci avvaliamo anche del parere dei membri Consiglio della Fondazione Filadelfia: Domenica Beccaria, Andrea Voltolini e Luigi Chiabrera.
 Posto che tutti i membri della Fondazione sono concordi nel dire che “per quanto la notizia sia stata positiva, ci è dispiaciuto venire a conoscere attraverso i giornali una cosa che avrebbe dovuto prima di tutto passare attraverso la Fondazione, deputata l'organo di mediazione tra le parti, come scritto anche nello Statuto riconosciuto da parte di tutti”, rimangono comunque diversi aspetta da chiarire per poter fare in modo che quanto avvenuto ieri non sia solo un passaggio a vuoto, ma un importante passo avanti per la rinascita dell'area.
 Innanzitutto, sarà necessario un nuovo CdF, e in tempi rapidi, per capire come questi soldi verranno veramente investiti. Dal Torino, infatti, ci si aspettava, come anche dichiarato da Cairo in un passato nemmeno così remoto, un esborso di circa 3,5 milioni di euro, vale a dire la stessa cifra promessa, ma non ancora effettivamente versata, da parte di Comune e Regione, per arrivare ad un totale di circa 10,5 milioni di euro. “Abbiamo ipotizzato” conferma Beccaria “che il progetto possa costare sulla decina di milioni, ma è altrettanto verosimile abbassare quella cifra di circa il 30% per i ribassi d'asta. Il che porterebbe la cifra a circa 7 milioni, cioè i soldi pubblici che teoricamente verranno investiti e che ancora stiamo aspettando”.
 Ma il primo milione è comunque arrivato e ha scongiurato che la Fondazione chiudesse i battenti. Già, perché la stessa Fondazione si era conferita un termine ordinativo di 18 mesi per ottenere i finanziamenti necessari ed avere il progetto definito nel dettaglio. Quest'ultimo già c'era, da diversi mesi; per i soldi, invece si è dovuto aspettare parecchio. E non sono ancora tutti: “ma questo è un segnale” aggiunge Beccaria “che le cose procedono. Perché bisogna tener presente che, qualora la Fondazione dovesse chiudere, i soldi fin qui accumulati verrebbero o versati nelle mani di un'altra Fondazione preposta allo stesso scopo (un po' come accaduto con la Fondazione Novelli, ndr), oppure verranno dati in beneficenza. E dubito che, adesso che verrà versato il milione, a Cairo piacerebbe vederlo non impiegato in quello per cui era stato preposto”.
 Secondo Chiabrera e Voltolini, comunque, “bisognerà assolutamente parlarne nella sede adeguata. Perché se è vero che Cairo si accollerà le spese di gestione dell'impianto, è pur vero che questo già avviene anche alla Sisport. Per cui vogliamo capire come il Torino vuole agire, perché in fin dei conti il Filadelfia sarà praticamente la sua casa, e dovrà accollarsi il giusto esborso”.
 Resta infine da definire la questione relativa ai lati dello stadio. Tre di questi vengono considerati “istituzionali”, mentre un quarto sarà “commerciale”, preposto alla ricollocazione del Museo della Memoria Storica, del Granata Store, di un'area ristorazione (presi in affitto dai soggetti a titolo oneroso). Nell'ultimo CdF, era stata avanzata la proposta di cedere i diritti di edificazione di quest'ultimo ad una società di terzi, cosa che chiaramente ridurrebbe gli eventuali guadagni per in quella zona vorrà aprire la propria attività commerciale (che per statuto, tuttavia, dovrà essere rispettosa della storia di quell'area, per cui strettamente legato alla storia del Toro).
 Insomma, ancora molte cose da definire, e qualche parere discordante, ma un passo avanti è stato sicuramente fatto. La Fondazione potrà continuare ad operare affinché il Filadelfia possa nuovamente tornare a prendere vita, aspettando però che anche tutte le altre parti in causa facciano quello che devono. I primi soldi sono arrivati, sarebbe deleterio fermarsi proprio ora.
 
http://www.toro.it/press/view/383

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